In questa pagina puoi trovare un indice per data di tutti gli articoli che ho scritto riguardo alla guerra genocida in Tigray (stato regionale settentrionale d’Etiopia composto da circa 7 milioni di persone) e dimenticata dal mondo (archivio in costante aggiornamento).
In questo mio blog Tommasin.org pubblico traduzioni di articoli che considero degni di nota sempre riguardo al Tigray, Etiopia ed al Corno d’Africa.
In this my blog Tommasin.org I publish articles that I consider worthy of note and translations of analysis and documentation always regarding Tigray, Ethiopia and the Horn of Africa.
NOTE: Guerra di Propaganda in Etiopia e la guerra genocida del Tigray
Scenario della guerra in Tigray, stato regionale settentrionale d’Etiopia
Crimini di guerra e contro l’umanità perpetrati sistematicamente in Tigray dal 4 novembre 2020
Guerra combattuta nel totale blackout elettrico e comunicativo. Gli unici telefoni oggi sono quelli satellitari utilizzati dalle ONG umanitarie sul campo. Da 20 mesi la diaspora non può mettersi in contatto con i famigliari in Tigray. nel primo mese di guerra +70.000 tigrini sono riusciti a mettersi in salvo sconfinando e rifugiandosi in Sudan.
Da una veloce azione di polizia (Definita così dal Premier etiope fin dall’inizio) per destituire i “dissidenti” del partito TPLF – Tigray People’s Liberation Front e voluta dal governo del Premier democratico e premio nobel per la Pace Abiy Ahmed Ali, si è trasformata in guerra a sfondo etnico e dai risvolti genocidiari: le evidenze e per gli abusi di potere perpetrati ormai descrivono modalità da genocidio.
Dal 1 maggio 2021 il partito TPLF, i suoi membri sono stati ufficialmente dichiarati dal governo etiope organizzazzione terroristica e terroristi: tutti i tigrini sono sospettati di essere anti-governativi e quindi vanno profilati, schedati. Gli abusi di potere, i rastrellamenti su persone di etnia tigrina sono abusi di potere che ledono i diritti umani. Si parla con testimonianze e report della comunità internazionale di genocidio, di crimini di guerra e contro l’umanità per gli atti sistematici di vendetta, di potere contro le persone, i civili tigrini che nulla hanno a che fare con questa guerra.
Sono state confutate attività di pulizia etnica sui tigrini da report di Amnesty International e HRW.
Stime parlano di 800.000 morti tra i civili per conesguenze dirette di guerra, per fame indotta dall’uomo e per mancanza di cure e medicinali e di supporto sanitario.
120.000 stupri per vendetta su donne di ogni età di etnia tigrina e ceto sociale (anche donne di chiesa) da parte delle forze di difesa etiopi ed eritree. Solo punta del’iceberg (i casi registrati per denunce dirette)
Accesso degli aiuti umanitari bloccato per mesi da scelte per volontà politica. dal 24 marzo 2022, nonostante sia stata dichiarata tregua umanitaria dal governo per il Tigray, il materiale umanitario arriva col conta gocce e si ferma a Mekellè per mancanza di carburante.
Stime parlano di migliaia di bambini morti per fame. Secondo stime UNOCHA sarebbero quasi 1 Milione a vivere in stato di carestia: il 90% della regione tigrina e geograficamente zona rurale, tra i monti e difficilmente raggiungibile.
Raid aerei e per mezzo drone da parte della difesa etiope (forniti da Cina, Turchia, Emirati Arabi e Iran) sono stati uccisi migliaia di civili tigrini, tra cui bambini e colpito campi IDP uccidendo anche rigufiati eritrei, da anni in Tigray.
Chiese, monasteri, donne e uomini di chiesa massacrati come anche gruppi di civili ammazzati (alcuni bruciati vivi da militari dell’ ENDF – Ethiopian National Defence Forces) o giustiziati solo per essere di etnia tigrina.
Decine di migliaia deportati, messi agli arresti in campi di concentramento: HRW li ha definiti abusi di potere e con modalità anche nella detenzione che ledono il diritto umanitario internazionale.
L’ 90% delle strutture sanitarie in Tigray è stato distrutto, saccheggiato ed occupato da forze militari.
La guerra ha prodotto milioni di sfollati interni che dipendono dal supporto umanitario anche nelle vicine regioni Afar e Amhara. Il Tigray continua ad essere confinato.
Leggi gli articoli linkati qui sotto per capire di più. C’è molto di più.
La catastrofe umanitaria allarmante fino a qualche mese fa, ormai sta solo peggiorando… nel silenzio del mondo.
Nel marzo 2023 il WFP e USAID hanno deciso di sospendere il supporto umanitario alimentare nel Tigray verso 5,4 milioni di persone bisognose, a giugno 2023 nel resto d’Etiopia lasciando in balia degli eventi 20 milioni di persone.
Anche dopo la tregua siglata il 2 novembre 2022, sono continuati abusi, violenze da parte degli amhara e della presenza eritrea in varie aree della regione del Tigray.
Archivio
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia