Oggi, 15 maggio 2024, il Partito della Prosperità (PP) e il Fronte Popolare di Liberazione del Tigray (TPLF) si sono impegnati nel loro terzo ciclo di discussioni politiche cruciali a Mekelle. Questi colloqui, vitali per l’accordo di cessazione delle ostilità – CoHA, firmato a novembre 2022, mirano ad affrontare le cause politiche radici del conflitto nel Tigray.
Entrambe le parti hanno concordato l’ordine del giorno della riunione, concentrandosi sulla pace duratura come obiettivo primario.
Rappresentanti di entrambe le parti hanno espresso un impegno condiviso per una risoluzione pacifica, condannando i recenti conflitti in #Raya_Alamata e sottolineando la necessità di un dialogo per prevenire incidenti futuri. Sono stati sottolineati gli sforzi di comunicazione a sostegno della costruzione della pace, con un impegno comune di affrontare tempestivamente le tensioni emergenti.
Inoltre, il PP e il TPLF hanno affermato la loro dedizione alla creazione di un ambiente politico favorevole per l’attuazione positiva dell’accordo di pace di Pretoria.
Contesto attuale
Nello stato regionale del Tigray, dopo essere passati quasi 19 mesi dalla firma dell’accordo di cessazione ostilità, persistono ancora:
- 1 milione di sfollati in attesa di tornare alle loro case (molte delle quali distrutte);
- occupazione eritrea nella parte orientale regionale, distretto di Irob, reprimendo la minoranza etnica omonima locale;
- occupazione amhara nella parte occidentale del Tigray che rivendica come territorio storicamente sotto la sua giurisdizione;
- fame, mancanza di aiuti alimentari e sanitari (infrastrutture sanitarie distrutte e saccheggiate al 90% che in tempo pre bellico dava servizi a quasi 7 milioni di persone) per supportare la popolazione tigrina;
- tutto il contesto aggravato da siccità del periodo che inficia gravemente coltivazione e raccolti.
FONTE:
- https://addisstandard.com/prosperity-party-tplf-convened-for-the-third-round-of-peace-talks-in-mekelle-tigray/
- https://archive.ph/veYW1
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia