• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to primary sidebar

Davide Tommasin ዳቪድ

Pensieri Sparsi di Uno Qualsiasi

  • Bio
  • Blog
  • Cosa faccio
  • Contattami
    • Privacy e Cookie
    • Disclaimer
  • Archivio Etiopia Tigray
You are here: Home / Focus On Africa / Etiopia, 54.000 sfollati ad Abiy Addi senza cibo, medicinali e altre zone del Tigray senza aiuti

Etiopia, 54.000 sfollati ad Abiy Addi senza cibo, medicinali e altre zone del Tigray senza aiuti

25/01/23 by Davide Tommasin

Il campo IDP, per sfollati interni, che ospita oltre 54.000 civili ad Abiy Addi, nel Tigray centrale, secondo fonti locali è gravemente colpito dalla scarsità di cibo e medicinali.

Sono 54.000 le persone presenti in questo campo, sfollate dalla guerra genocida perdurata per 2 anni, iniziata il 4 novembre 2020. Oggi per le stime ONU sarebbero 13 milioni le persone in Tigray, stato regionale del nord Etiopia e nelle regioni limitrofe, Amhara e Afar, a dipendere dal supporto umanitario.

Welday G/Maryam, capo ufficio per gli affari sociali della città di Abiy Addi, ha dichiarato che un numero enorme di sfollati provenienti da più zone del Tigray ed ospitati oggi ad Abiy Addi, circa a 100km da Mekelle, soffre di fame e di problemi di salute.

Welday ha aggiunto che queste persone che risiedono in scuole e collegi, si trovano a dover cercare di sopravvivere in mancanza di supporto umanitario e con carenza di farmaci. In città è presente un solo ospedale ed una clinica con scarse forniture sanitarie.

Bambini all’interno del campo per sfollati di Abiy Addi. Foto: Fornita ad Addis Standard da fonti sul campo
Bambini all’interno del campo per sfollati di Abiy Addi. Foto: Fornita ad Addis Standard da fonti sul campo

Il campo IDP, per sfollati interni, che ospita oltre 54.000 civili ad Abiy Addi, nel Tigray centrale, secondo fonti locali è gravemente colpito dalla scarsità di cibo e medicinali.

Sono 54.000 le persone presenti in questo campo, sfollate dalla guerra genocida perdurata per 2 anni, iniziata il 4 novembre 2020. Oggi per le stime ONU sarebbero 13 milioni le persone in Tigray, stato regionale del nord Etiopia e nelle regioni limitrofe, Amhara e Afar, a dipendere dal supporto umanitario.

Welday G/Maryam, capo ufficio per gli affari sociali della città di Abiy Addi, ha dichiarato che un numero enorme di sfollati provenienti da più zone del Tigray ed ospitati oggi ad Abiy Addi, circa a 100km da Mekelle, soffre di fame e di problemi di salute.

Welday ha aggiunto che queste persone che risiedono in scuole e collegi, si trovano a dover cercare di sopravvivere in mancanza di supporto umanitario e con carenza di farmaci. In città è presente un solo ospedale ed una clinica con scarse forniture sanitarie.

Altre foto immortalano camion che espongono la scritta “Game Over ከምዚ ኢና” prendendosi gioco dei tigrini a cui hanno inferto atrocità e abusi sistematici, a donne e bambini fin dall’inizio della guerra genocida.

Ad oggi non ci sono stati report ufficiali del team preposto dall’Unione Africana, confutati e confermati per cui le truppe si siano davvero ritirate. Alcuni osservatori hanno il timore che parte dell’esercito eritreo che ha invaso dal novembre 2020 il Tigray, si possa trasferire in altre aree più periferiche rispetto ai centri città.

Il report di Ethiopia Food Cluster dell’11 gennaio 2023 porta alla luce che diverse aree sono ancora isolate e bloccate agli aiuti umanitari.

Report di Ethiopia Food Cluster dell’11 gennaio 2023
Report di Ethiopia Food Cluster dell’11 gennaio 2023

L’osservatore Duke Burbridge, con esperienza pazzata nel comparto umanitario, ha confutato i dati, mettendo in luce le gravi criticità e chiudendo con un appello.

“Nel Tigray, 1,32 milioni di persone sono rimaste senza assistenza alimentare urgente per mesi nel Tigray. Di questi, 1,3 milioni (98 %) si trovano in tre zone (ovest, nordovest, centro), che sono tutte territorio detenuto dal governo federale.

Tendo a concentrarmi sull’interruzione della risposta umanitaria, ma non sono tutte cattive notizie. Continuano a essere compiuti progressi nell’ampliamento dell’accesso nella zona nord-ovest e le aree che sono rimaste nelle mani di TDF – Tigray Defence Forces vengono sbloccate. Grazie Dio.”

Le Nazioni Unite hanno affermato che alla fine di dicembre 20 organizzazioni avevano consegnato più di 100.000 tonnellate di cibo e più di dieci tonnellate di articoli non alimentari al Tigray, comprese le forniture mediche.

Secondo l’ultimo rapporto dell’UNOCHA, la distribuzione di aiuti umanitari alle comunità colpite è in corso “ove possibile”. e “si stanno valutando gli sforzi per fornire assistenza in aree difficili da raggiungere come Adiet, Asgede, Hitsats, Neadier, Mai-Tsebri/Tselemti e Zana, dove le condizioni umanitarie sono disastrose”. Alcuni partner hanno già avviato operazioni umanitarie in alcune di queste aree, tra cui Asgede e Zana, così come a Shiraro e Tahitay Adiabo, hanno affermato le Nazioni Unite.

Dal Report di Ethiopia Food Cluster del 11 gennaio 2023
Dal Report di Ethiopia Food Cluster del 11 gennaio 2023

Duke continua:

“L’accesso è ancora bloccato nella zona centrale, ma il volume di distribuzione in quella zona è rimasto al 50% del fabbisogno per la seconda settimana consecutiva, il che è un progresso. Ma non dovrebbero esserci distretti nel Tigray ancora bloccati. Questa è una chiara violazione dell’ Accordo di Pretoria.

L’esercito eritreo si rifiuta ancora di consentire aiuti a Irob e in altre aree della zona orientale. I civili dovrebbero sconfinare perché i camion degli aiuti sono bloccati.

Irob è bloccata. Zalambessa è bloccata. Metà della Zona Centrale è bloccata.”

Concludendo:

“Il WFP – World Food Programme e altri partner nel Tigray non possono togliere l’assedio. Ciò richiede una pressione internazionale, che il Dipartimento di Stato americano dovrebbe guidare. Si smetta di chiedere alle famiglie tigrine di morire di fame in pace.”

Davide Tommasin
Davide Tommasin

Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia

http://www.tommasin.org

Filed Under: Focus On Africa

Primary Sidebar

Un po' nerd, un po' ciclista con la voglia di tornare a girare l' Etiopia.
Twitter
Mastodon
Facebook
Github
Vuoi sapere altro?

Bambini all’interno del campo per sfollati di Abiy Addi. Foto: Fornita ad Addis Standard da fonti sul campo

Etiopia, la guerra genocida in Tigray e le conseguenze 3 anni dopo

Etiopia, crisi umanitaria dimenticata in Tigray e ingiustizia legittimata dall' ingerenza occidentale.

Etiopia, crisi umanitaria dimenticata in Tigray & ingiustizia legittimata dall’ ingerenza occidentale

FILE - Steven Ratner, a sinistra, esperto, Kaari Betty Murungi, al centro, presidente della Commissione internazionale di esperti per i diritti umani sull'Etiopia, e Radhika Coomaraswamy, esperta, a destra, parlano della presentazione del primo rapporto della Commissione internazionale per i diritti umani Esperti sull'Etiopia durante una conferenza stampa presso la sede europea delle Nazioni Unite a Ginevra, il 22 settembre 2022. Un'indagine sostenuta dalle Nazioni Unite sulle violazioni dei diritti umani in Etiopia è destinata a scadere poiché nessun paese si è fatto avanti per chiedere una proroga, nonostante i ripetuti avvertimenti che gravi violazioni continuano a quasi un anno dal cessate il fuoco che ha posto fine a una sanguinosa guerra civile nel paese dell’Africa orientale. (Marziale Trezzini/Keystone via AP, File)

Etiopia, la normalizzazione dell’ingiustizia per il Tigray

Etiopia, a quasi un anno di cessate il fuoco, gli esperti ONU mettono in guardia da abusi e violazioni in atto, inclusi crimini di guerra e contro l'umanità.

Etiopia, a quasi un anno di cessate il fuoco, gli esperti ONU mettono in guardia da abusi e violazioni in atto, inclusi crimini di guerra e contro l’umanità.

Adem Osman ambasciatore eritreo in Svizzera, richiede asilo politico

L’ambasciatore eritreo avrebbe chiesto asilo politico in Svizzera

Altri aggiornamenti dall'Etiopia

Categorie

  • Focus On Africa
  • NOTE
  • Pensieri Sparsi
  • Racconti in bici
  • Spunti di riflessione
  • Traduzioni

Archivi

  • Novembre 2023 (2)
  • Ottobre 2023 (2)
  • Settembre 2023 (7)
  • Agosto 2023 (21)
  • Luglio 2023 (12)
  • Giugno 2023 (7)
  • Maggio 2023 (6)
  • Aprile 2023 (3)
  • Marzo 2023 (15)
  • Febbraio 2023 (14)
  • Gennaio 2023 (28)
  • Dicembre 2022 (29)
  • Novembre 2022 (13)
  • Ottobre 2022 (16)
  • Settembre 2022 (16)
  • Agosto 2022 (14)
  • Luglio 2022 (13)
  • Giugno 2022 (19)
  • Maggio 2022 (6)
  • Aprile 2022 (14)
  • Marzo 2022 (10)
  • Febbraio 2022 (7)
  • Gennaio 2022 (18)
  • Dicembre 2021 (19)
  • Novembre 2021 (18)
  • Ottobre 2021 (20)
  • Settembre 2021 (20)
  • Agosto 2021 (16)
  • Luglio 2021 (16)
  • Giugno 2021 (7)
  • Maggio 2021 (17)
  • Aprile 2021 (35)
  • Marzo 2021 (52)
  • Febbraio 2021 (21)
  • Novembre 2020 (1)
  • Luglio 2019 (3)
  • Giugno 2018 (1)
  • Dicembre 2017 (2)
  • Novembre 2017 (1)
  • Agosto 2017 (4)
  • Luglio 2017 (2)
  • Febbraio 2017 (1)
  • Gennaio 2017 (4)
  • Ottobre 2016 (3)
  • Settembre 2016 (1)
  • Agosto 2016 (4)
  • Luglio 2016 (1)
  • Giugno 2016 (1)
  • Maggio 2016 (2)
  • Aprile 2016 (1)
  • Marzo 2016 (3)
  • Febbraio 2016 (1)
  • Gennaio 2016 (2)
  • Novembre 2015 (1)
  • Ottobre 2015 (2)
  • Settembre 2015 (1)
  • Agosto 2015 (5)
  • Luglio 2015 (3)
  • Giugno 2015 (5)
  • Maggio 2015 (1)
  • Aprile 2015 (6)
  • Marzo 2015 (8)
  • Gennaio 2015 (3)
  • Dicembre 2014 (3)
  • Novembre 2014 (8)
  • Ottobre 2014 (10)
  • Settembre 2014 (6)
  • Agosto 2014 (7)
  • Luglio 2014 (3)
  • Maggio 2014 (1)
  • Gennaio 2014 (1)
  • Luglio 2013 (1)
  • Settembre 2012 (1)
  • Agosto 2012 (1)

Copyright © 2023 · Genesis Sample - Powered by Davide Tommasin - Privacy & Cookie - N - Disclaimer - Log in