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Etiopia, stato d’emergenza revocato solo formalmente

14/02/22 by Davide Tommasin

Il 15 febbraio il parlamento etiope ha revocato lo stato di emergenza nazionale indetto a novembre scorso.

Il giorno prima, il WHO – World Health Organization, ha comunicato che per la prima volta da luglio 2021, l’OMS ha avuto il permesso del governo etiope di consegnare forniture mediche nel Tigray, in Etiopia, ma non c’è carburante per distribuirle ai centri sanitari.

Il carburante per le operazioni umanitarie non è stato consentito nel Tigray dall’agosto 2021, ad eccezione di due camion del WFP a novembre.

Il World Food Program (WFP), ha iniziato a trasportare materiale in aereo a Mekelle, nel Tigray, l’11 febbraio, dopo mesi di blocco sistematico. Altre spedizioni sono previste questa settimana. Il materiale salva vita, come attrezzature mediche essenziali, dispositivi di protezione individuale, antibiotici, medicinali per la malaria e il diabete, tra cui insulina, cure per la malnutrizione acuta grave e medicinali e forniture per la salute riproduttiva sono per ora in deposito in attesa di essere consegnati.

La mancanza di carburante, denaro contante e forniture di materiale sanitario ed alimentare ha causato la riduzione o la sospensione del tutto delle operazioni umanitarie nel Tigray, come evidenziato nell’aggiornamento umanitario dell’OCHA per l’Etiopia settentrionale la scorsa settimana.

L’OMS ha già stanziato 33,5 tonnellate di consegne pianificate ancora bloccate ed in attesa, ma rappresentano una piccola parte di ciò che è realmente necessario. Gli operatori sanitari in loco stanno cercando di fornire servizi e supporto alle persone, quasi senza medicinali o attrezzature medicali funzionanti.

I partner sanitari, secondo l’OCHA, stimano che per soddisfare le esigenze nutrizionali e sanitarie urgenti delle persone nel Tigray servirebbero:

  • 2.200 tonnellate di kit sanitari di emergenza;
  • 1,5 milioni di dosi di vaccino contro il colera;
  • vaccinazione orale contro la poliomielite per 888.000 bambini sotto i cinque anni;
  • oltre 30.000 tonnellate di forniture per il trattamento della malnutrizione acuta grave in ambulatorio e 100 tonnellate per i bambini ricoverati nei centri di stabilizzazione;
  • circa 830 tonnellate di integratori nutrizionali per fortificare la nutrizione di 1,4 milioni di persone, principalmente donne e bambini;
  • 15.000 tonnellate di integratori di vitamina A

I tassi di malnutrizione tra i bambini e le donne incinte e che allattano al seno nel Tigray, così come ad Amhara e Afar, rimangono allarmanti. Ad esempio, le campagne di screening nutrizionale condotte negli ultimi mesi hanno rilevato che il 71% delle donne in gravidanza e che allattavano al seno nel Tigray erano gravemente malnutrite. La cifra ad Afar era del 45% e ad Amhara del 14%.

Amina J Mohammed, Vice Segretario generale delle Nazioni Unite, recentemente in visita in Etiopia ed in Tigray ha sottolineato che:

“In un ospedale del Tigray, ho visto gli effetti psicologici e fisici dello stupro sulle donne, ascoltando le storie strazianti delle sopravvissute.

La solidarietà deve essere al centro dei nostri sforzi per garantire il libero accesso umanitario a tutti gli etiopi.”

L’accesso al supporto e materiale umanitario è stato relativamente più facile nelle regioni di Amhara e Afar con l’OMS che ha spedito 84 tonnellate di rifornimenti a fine dicembre 2021. L’OMS ha in programma di spedire altre 15-20 tonnellate ad Afar per soddisfare le esigenze sanitarie delle persone sfollate di recente a causa di i combattimenti in corso al confine Tigray-Afar.

L’OMS chiede ancora una volta un accesso illimitato per fornire aiuti umanitari in Tigray. L’ organizzazione chiede che il carburante sia consentito con urgenza nel Tigray, con il supporto delle autorità nazionali e dei partner internazionali, in modo che l’OMS e i partner possano soddisfare i bisogni umanitari di tutti gli etiopi.

Le dichiarazioni finali del comunicato dell’ OMS denotano come scelte di governance abbiano creato un blocco sistematico per l’accesso degli aiuti umanitari in Tigray anora in atto nella quasi totalità ancora oggi. Anche se formalmente lo stato di emergenza sulla sicurezza nazionale è stato revocato, perdura l’emergenza del disastro umanitario in tutto il nord Etiopia.

Davide Tommasin
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