Sul sito dell’ AICS il 5 agosto 2022, data recuperata grazie a WebArchive perché oggi, 9 luglio 2024, in quella pagina risulta solo il titolo.
“Consegnate 57 tende per 300 famiglie presso il campo di #Tenedba in #Sudan 🇸🇩”
Una domanda verrebbe da fare in tutela alla trasparenza: come mai AICS non inserisce mai le date nelle news che pubblica?
Tende temporanee di accoglienza per i rifugiati provenienti dal Tigray, Etiopia, fuggiti dalla guerra genocida nov2020 // nov2022
I numeri dei rifugiati tigrini in Sudan sono circa di 70.000 persone, presenti dal novembre 2020: oggi sono 3 anni e 8 mesi che sono ancora nel territorio sudanese.
Il Sudan è in fiamme dal 15 aprile 2023 perché è scoppiata una #guerra per un tentativo di #golpe da parte della milizia RSF – Rapid Support forces, ex janjaweed, cosiddetti diavoli a cavallo.
Oggi, luglio 2024, la guerra è la disumanità sono arrivate nell’area sudanese in cui risiedono campi dei rifugiati tigrini.
Notizie recenti delle ultime ore indicano che le persone nel campo Tenedba sono prese di mira e minacciate da uomini armati che hanno preso il controllo del campo e delle zone circostanti, muniti di auto e motociclette.
Tali uomini non sarebbero parte dell’ RSF, ma fedeli del pres. Abdel Fattah Abdelrahman al-Burhan.
“Questi eserciti sono comandati da forze diverse (non janjaweed). Soldati muniti di auto e motociclette, altri in varie uniformi dell’esercito vagano per le tende con le loro armi. L’esercito è quasi stanziato nell’area del campo. Vagano nel campo sia di notte che di giorno.”
Alcuni di loro ridicolizzano i rifugiati dicendo che la sicurezza sono loro e gli chiedono beffardamente:
“UNHCR dov’è eh?”
Questo l’appello disperato dei rifugiati del Tigray in Sudan.
“La gente è esasperata: non basta fame, sete e freddo; ora anche le pallottole.”
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia