L’UNOCHA riferisce che quasi 40 camion con rifornimenti umanitari, compreso cibo, sono partiti ieri, 24 novembre, da Semera per il Tigray. Questo è il primo convoglio dal 18 ottobre 2021.
Molti altri camion (stime in questi giorni parlavano di qualche centinaio) contenenti carburante e forniture mediche sono ancora in attesa a Semera in attesa dell’autorizzazione delle autorità.
L’OCHA continua a denunciare che la situazione umanitaria in Tigray si sta deteriorando ed è fondamentale creare un flusso costante e regolare di aiuti umanitari e di beni di vitale importanza verso lo stato regionale del Tigray. Hanno stimato che servano 500 camion di rifornimenti umanitari a settimana per sopperire ai bisogni della popolazione.
Nel contempo i voli del Servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite – UNHAS direzione Mekelle, sospesi il 22 ottobre (causa raid aerei governativi del periodo su suolo tigrino e quindi servizio volo dichiarato insicuro n.d.r.) sono ripresi oggi.
L’ONU e i suoi partner sono stati in grado di far ricambio di personale tra Tigray ed esterno per poter trasferire una quantità limitata di denaro operativo. Tuttavia i partner umanitari stanno continuando a segnalare continue e gravose sfide a causa della carenza di liquidità per le operazioni ed attività umanitarie: blocco e vincoli dettati dal governo etiope come arma di contrasto verso le sospettate attività terroristiche.
I partner umanitari continuano a rispondere a bisogni urgenti e crescenti in tutto il Tigray, in Amhara e Afar, nonostante tutto il contesto continui ad essere un ambiente operativo estremamente difficile in cui operare.
Nella vicina regione Amhara, è stata avviata un’importante operazione di assistenza alimentare nelle città di Kombolcha e Dessie, che supporterà 450.000 persone per prossime due settimanE
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia