L’accesso umanitario è nuovamente bloccato nel suo accesso allo stato regionale del Tigray. La causa è il nuovo fronte di guerra partito il 24 agosto scorso, anche se avvisaglie e segnalazioni di attacchi erano arrivati nella giornata del 15 agosto, mentre gli italiani erano in ferie sotto l’ombrellone.
I raid e gli attacchi aerei e per mezzo drone si sono intensificati pesantemente a partire dai festeggiamenti del capodanno etiope. Come riportato gli attacchi hanno colpito aree urbane e residenziali a Mekellé. Colpito anche un giardino d’infanzia all’asilo Paradise in cui sono morti anche dei bambini. Attacco rivendicato da persone filo governative come un “effetto collaterale” perché si stava mirando all’edificio adiacente, target usato dalle forze tigrine, giustificando i mandanti adducendo che solitamente le scuole in agosto sono chiuse e non ci sono bambini a frequentarle.
Il triplice attacco all’inizio del nuovo anno etiope ha prodotto decina di morti e molti feriti tra civili, persone prese di mezzo sistematicamente nell’atrocità.
Ieri, 23 settembre 2022 arriva la segnalazione di un ennesimo attacco in zona cittadina: lo segnala il direttore dell’ Ayder Hospital, Dr Kibrom Gebreselassie tramite un tweet:
“Questa mattina, 23 settembre, un attacco di droni intorno al Desta Hotel ha provocato vittime civili. Abbiamo ricevuto un cadavere.”
Purtroppo non arrivano altri dettagli durante l’arco della giornata anche per il contesto in cui sta vivendo la regione tigrina confinata a se stessa senza infrastrutture di comunicazione, ma solo con quei pochi collegamenti satellitari di alcune agenzie umanitarie in loco.
In serata UMD Media aggiunge dettagli dell’attacco specificando che:
“Un nuovo bombardamento di droni nella capitale del Tigray, Mekelle, ha ucciso un uomo di 60 anni. Il drone ha colpito la zona di Adi Hawsi, nella parte sud-est della città. Il dottor Kibrom Gebreselassie, capo dell’ospedale specializzato di Ayder, ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto il corpo. Totale numero di vittime non ancora noto”. Questo è il quinto attacco di droni a Mekelle in due settimane. L’attacco di oggi è avvenuto alle 4:30 ora locale in una località a meno di 1 km da un edificio ONU nella cittadina di Adi Haki. Il triplo attacco del 13 e 14 settembre in città ha ucciso 12 civili. Il rapporto di ICHREE pubblicato questa settimana a Ginevra includeva il bombardamento di Mekelle durante il primo round della guerra nel 2020 ed inserito nell’elenco dei crimini commessi dal governo etiope.”
Il bombardamento di oggi a Mekelle arriva 3 giorni dopo che gli investigatori UN hanno accusato il governo del Primo Ministro Abiy di possibili crimini contro l’umanità in corso nel Tigray, incluso l’uso della fame come arma di guerra bloccando gli aiuti alla regione per 6 milioni di persone.
Approfondimenti:
Attacchi aerei e per mezzo drone in Tigray
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Report ONU sui crimini di guerra e contro l’umanità denunciati in Tigray e nel nord Etiopia, Amhara e Afar
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia