Etiopia, un servizio di Tigrai TV a luglio 2022 denunciava aumento dei casi di antrace in Tigray:
“Poiché [la regione] non riceve vaccinazioni animali da più di un anno. Il capo dell’ufficio dell’agricoltura ha riferito che malattie come l’antrace e la rabbia sono in aumento; sono morte almeno 4 persone e più di 215 animali.”
Martedì 18 giugno 2024, dopo 2 anni, Addis Standard segnala che l’antrace continua a fare vittime (https://archive.ph/YHCbx):
“Quattro morti, otto ricoverati in ospedale dopo aver mangiato carne di manzo infetta da antrace nel distretto di Hintalo del Tigray”
Oltre al distretto di Hintalo nel Tigray sud occidentale, le autorità regionali sottolineano che i casi di antrace sono stati segnalati frequentemente in altre parti del Tigray, come la città di Yechila nel Tigray centro meridionale.
Tigray Region Health Bureau conduce misure integrate di distribuzione di farmaci per varie epidemie in varie parti della regione devastata dalla guerra.
Mebrahtom Haftey, capo del team di gestione delle emergenze di sanità pubblica presso il Bureau, ha attribuito l’incidente al consumo di carne da bovini non vaccinati. Mebrahtom Haftey ha dichiarato che l’incidente della carne infetta è avvenuto il 5 giugno 2024, quando un bue malato infettato da antrax è stato macellato e la carne è stata condivisa con circa 500 persone in 30 famiglie.
Mebrahtom ha aggiunto che “La mancanza di vaccinazioni a causa del conflitto e il conseguente blocco umanitario ha interrotto i servizi veterinari”. La mancanza di vaccinazioni, insieme alla crisi umanitaria in corso, ha lasciato la popolazione vulnerabile alla lethalità della malattia. Ha acnhe sottolineato che altri casi sono stati segnalati frequentemente in altre zone della regione: come Samre, Seharti e Yechila.
“Le malattie in precedenza controllate stanno riemergendo e danneggiando gli animali e le persone a causa delle lacune create durante la guerra”
Mebrahtom ha rivelato che le autorità sanitarie locali, l’Adigudem Hospital e la Mekelle University stanno lavorando insieme per indagare ulteriormente sull’epidemia, prevenire ulteriori decessi e controllare i casi di antrasmi identificati.
Ha sottolineato l’importanza di riprendere i programmi di vaccinazione degli animali per prevenire future epidemie.
La speranza è che il Tigray possa ricevere sufficiente materiale igienico sanitario ed alimentare per i milioni di persone ancora dipendenti dal supporto umanitario: continua a mancare tutto in diverse zone del Tigray e la popolazione continua a soffrire e a morire anche dopo più di 18 mesi dalla firma formale per l’ accordo di cessazione ostilità.
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia