Ieri, Domenica 27 Settembre 2015, c’é stato #SCONFINANDO – Anello del Nanos in Bicicletta, pedalando ai piedi del Monte Nanos, il monte dove nasce la Bora.
L’ evento é stato organizzato da NAGAYE Project – Bici per il Sociale, per supportare l’ O.N.G. etiope Chain of Love for Human and Enviromental Development.
Questa é la seconda edizione dell’ evento: qui la recensione de “Anello del Nanos in Bicicletta 2014”
Rispetto all ‘anno scorso nulla é cambiato:
- 2 punti di partenza in bici: da Gorizia – ex Valico della Casa Rossa & da Trieste – Piazza Oberdan;
- 1 punto di ritrovo e partenza comune in Slovenia, ad Ajdovscina, da dove siamo partiti in gruppo;
- 1 anello ai piedi del monte Nanos puntando verso Idrija per far tappa a Postumia e poi continuare la pedalata per tornare sui propri passi, sulle proprie pedalate verso casa, chi verso Gorizia e chi tornando verso Trieste;
Partenza da Aquileia, imbarcandomi in macchina con bagagli e bici sull’ammiraglia guidata da Stefano, siamo partiti per quel di Gorizia, verso il piazzale dell’ ex valico della Casa Rossa dove c’era il punto per chi sarebbe partito da li. Appena arriviamo, intorno alle 8.15am vediamo subito in mezzo al piazzale quasi deserto, un 3 personaggi, ciclisti vestiti di tutto punto e le loro biciclette appoggiate alle relative macchine pronti ed in attesa di iniziare a pedalare: erano Giovanni e i suoi due amici.
Saluti di rito, parole, scaricato la bici dalla macchina, qualche minuto di attesa per i ritardatari e poi via, siamo partiti in 4 con a seguito l’ammiraglia, SCONFINANDO verso la terra slovene e puntando verso Postumia, Lubjiana: ci aspettavano circa 30 km per arrivare ad Ajdovscina: l’aria era fresca, la temperatura era freddina, ma fortunatamente non tirava così tanto vento come il meteo indicava… tant’é che 10km prima di arrivare al punto di ritrovo comune, invece ha iniziato a soffiare: un cartello indicava 53km/h … e tutto questo prima di iniziare l’anello vero e proprio.
Poco male, imperterriti siamo andati avanti, ed arrivati ad Ajdovscina abbiamo atteso ualche minuto il gruppo che stava arrivando da Trieste… gruppo gogliardico, eterogeneo e numeroso, come da buoni triestini!
C’erano facce conosciute e facce nuove, i colori degli URSUS FXD Trieste e della A.S.D. Gentlemen Trieste, qualche altra bdc e qualche bici con pignone fisso.
Prima di raffreddarci e fatti i saluti e le presentazioni, abbiamo iniziato a pedalare… subito dal centro di Ajdovscina, la strada ha iniziato a salire, tant’é che fino a Postumia la pendenza non ci ha dato tregua… ah si, forse a qualche km prima di arrivare, c’é stato una serie di tornanti al 7/8% in discesa per poi ritrovarci in periferia di Postumia a dover risalire per altrettanti tornanti che tiravano su ben benino.
Il meteo, o meglio, il vento ha fatto in modo di accompagnarci fino a poco prima di arrivare alla tappa in centro a Postumia, sembrava che il cielo si schiarisse dalle nuvole facendo passare qualche raggio di sole che ci ha scaldato il cuore ed il fisico, facendoci ammirare sotto una luce chiara e splendente anche qualche scorcio delle vallate sottostanti, qualche mucca e qualche pecora al pascolo e una miriade di puntini colorati che erano tetti e case sparse in una coperta di verde smeraldo.
La pedalata, oltre al vento come variabile straordinaria, é stata comunque “non per tutti” visto il chilometraggio e le pendenze toste, non insuperabili, ma comunque che possono far desistere un ciclista poco allenato, ma ogni singolo componente del gruppo non ha mollato ed anche se qualcuno, grazie ad un rapporto poco confortevole montato sulla bici a scatto fisso, ha mollato il colpo per qualche centinaio di metri in salita, scendendo dal mezzo a due ruote e dovendo camminare, subito ripreso un po di fiato ha ripreso a pedalare.
Il vento, la bora, ci remava… ehm, ci soffiava contro pure in salita, su salite al 5/6%, il che la dice lunga sulla caparbietà della ventina di ciclisti che hanno pedalato più di 160km in queste condizioni.
Personalmente sono contento del fatto che tutti i ciclisti con cui ho pedalato e condiviso la giornata, ci sono stati per condividere dei momenti insieme a qualcuno con la loro stessa passione verso le due ruote, con la voglia di stare insieme in maniera spassionata senza secondi fini, visto che non era una gara in cui si vinceva qualcosa, ma solo per il semplice motivo di passare del tempo insieme, in allegria e senza troppe pretese: nel contempo grazie alla loro fatica di pedalare con vento e freddo, hanno contribuito a donare e regalare il loro tempo, prezioso, e qualche euro per una giusta causa come quella di supporto per la O.N.G. etiope Chain of Love.
Ringrazio ogni singolo partecipante all’ evento Anello del Nanos in Bicicletta 2015 by NAGAYE Project sperando di poterci rivedere ai prossimi eventi ed attività pedalatorie NAGAYE Project sempre più numerosi 🙂
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia