Ieri mattina sono montato in sella al ciclocross nuovo, il Jake Giallomelone, per andare verso Monfalcone, ok un po di asfalto per incontrarmi con Fabio nel piazzale stazione treni per poi procedere verso nuove terre e sterrati, fango e sentieri in mezzo ai boschi.
Detto fatto, orario dell’ appuntamento 9.40am, parto da casa in largo anticipo, come non accade quasi mai, e alle 9.15am sono già la: prendo il cellophono, sto per inviare un messaggio a Fabio per avvertirlo, ed in totale sincronia mi arriva una sua chiamata che mi avverte che per cause di forza maggiore ha perso il treno.
Cambio di piani al volo, lui partirà da Trieste, io partirò da Monfalcone e ci incroceremo in qualche punto non identificato della costiera per poi capire il da farsi, dove andare a pedalare, a cercare un po di fogliame, terra, ghiaia, prati… perché fin’ora il KONA Jake ha toccato solo bitume 🙂
Dopo il riscaldamento “lungo” ci siamo trovati ed insieme abbiamo ripercorso la mia strada per tornare verso Duino, da li abbiamo provato a pedalare per il sentiero Rilke, per 50 metri, poi ad un certo punto abbiamo visto transenne e siamo usciti, nuovamente su asfalto ed allora, ultima spiaggia, abbiamo optato per la zona di Monfalcone, verso Pietrarossa.
Ok, i sentieri, percorsi erano in buona parte per mezzi come MTB con ruote grosse e forcella ammortizzata, cosa che il ciclocross non ha.
Poco male, abbiamo pedalato con velocita di crociera blanda, quindi in piano e nelle salite non c’era pericolo di spaccare qualcosa, al limite nelle salite belle pendenti e magari con manto fatto da ghiaione sarei sceso come ho fatto in alcuni tratti… la preoccupazione maggiore erano le discese, con pietroni in basso rilievo e le canaline di scolo che erano dei veri fossati… prese sempre in velocità e saltandone a pié pari un paio dove ho potuto, il resto prese a vlocità lumaca perché subito dopo mi aspettavano appunto pietre libere e pietroni che affioravano dal terreno.
Per il resto non ci sono state per nulla altri problemi di percorso, anzi, ci siamo goduti il panorama circostante pedalando in un tunnel giallo, rosso con tutte le loro sfumature, fatto dalle fronde degli alberi che ci hanno guidato per quasi tutto il percorso.
Il meteo poi é stato stupendo: sole, cielo terso e temperatura fresca, non potevamo avere di più!!!
La sensazione di pedalare con questo nuovo tipo di mezzo ciclistico, ribadisco un ciclocross, senza ammortizzatori, con ruote che hanno il diametro delle bici da corsa, che sono cicciotte (monto copertoni da 32) e non lisce ma tappate per avere più grip, rispetto alle bdc, ma comunque con la piega da strada come manubrio e naturalmente senza ammortizzatori, é una bella sensazione: con il fatto di avere comunque i piedi attaccati ai pedali e le mani ben salde sul manubrio, cercando di ammortizzare col corpo staccando di quando in quando il sedere dalla sella o per spingere o per assecondare gli avvallamenti… é totlamente differente come si intuisce, dal pedalare su asfalto con un abici da strada.
Non ho avuto particolari problemi ne di resistenza fisica, il pedalare in scatto fisso mi ha dato modo di ottimizzare resistenza fisica di gambe e fiato ed anche quella psicologica (sai che hai un solo rapporto in qualunque zona tu pedali, piano, discesa o salita, se passi l’esame, ti porta mentalmente a fregartene di quante marce hai e di affrontare ogni tipo di strada che ti si para davanti e cercare la soluzione migliore… si anche considerare di scendere e camminare… cosa che non é da tutti i ciclisti da bitume, quelli fissati, quelli che cercano di fare il tempo).
Ok, il fatto che ieri, grazie a Fabio che mi ha fatto conoscere quella zona, Pietrarossa, zona lago Doberdò, zona della rocca di Monfalcone vista da qualche centinaio di metri di distanza… insomma son stato felice, poi per quanto riguarda il cx, il ciclocross, ora mi sto organizzando per trovare altri percorsi, magari un po meno per MTB, ma un po più da ciclocross 🙂
Ti lascio come al solito con la galleria di foto della pedalata e con la traccia GPS su Strava.
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia