Due domeniche fa si é svolta Sconfiniamo 2016, pedalata organizzata da NAGAYE Project per il supporto della O.N.G. etiope Chain of Love.
La pedalata prevedeva il seguente programma:
partenza da Gorizia alle 9.00
direzione:
San Floriano del Collio
Korada
Valle dello Judrio
Prepotto
Località Ruttàrs
Cormòns
Mossa
…e ritorno a Gorizia.
Un totale di circa 70km tra zona Slovenia e zona Collio FVG con tappa in località Ruttàrs.
Dopo l’ URSUS Criterium della sera precedente e ed i chilometri sulle gambe anche dell’andata e ritorno Aquileia Trieste, la sveglia domenica 25 ha suonato alle 6.00am in quel di Aquileia.
Altro giro, altra corsa e dopo si e no, 3 ore di sonno, ecco di nuovo sveglio, più o meno che stavo preparandomi per uscir di casa non più con il GialloMelone scatto fisso, ma con il ciclocross, ruote grasse, freni e marce visto il tipo di strade che ci aspettava.
Alle 8.00/8.15 avevo appuntamento sulla rotonda di entrata a Gradisca con Pietro e Giuseppe S. che arrivavano da Cervignano e naturalmente, volendo far le cose con calma cercando di svegliarmi di buon ora sono riuscito ad essere sul posto alle… 8.15 in punto 🙂
Convenevoli e saluti fatti, ci mettiamo a pedalare direzione Gorizia.
Il meteo era già stupendo ed aveva l’aria di mantenersi così tutto il giorno, sole alto, aria frizzantina nelle prime ore poi la temperatura é diventata davvero confortevole, calda il giusto.
In zona Lucinicco, troviamo il semaforo rosso, rallentiamo e in quel che sto frenando mi si affianca una macchina, scende giù il finestrino elettrico, do un’occhiata all’ interno e chi ti vedo? Giuseppe T. già agghindato con la divisa NAGAYE Project che mi saluta e mi dice che ci vediamo al punto di partenza.
Siamo arrivati a Gorizia in men che non si dica, grazie alla gamba di Pietro che ci ha fatto andare con un’andatura allegra ed io naturalmente in scia dietro anche a Giuseppe S.: le mie gambe stavano già accusando il colpo dei 130km della sera prima e del fatto che non erano abituate al pignone libero.
Fatto sta che al punto di ritrovo, presso il piazzale antistante al supermercato Eurospar in via Bolivia, erano già presenti diversi ciclisti, tra cui Giovanni, Daniele e soci del’ A.S.D. Tema Friuli Velo Club Cervignano con le loro inconfondibili divise giallo fluo e blu ed altri, tra cui Elena, Damiano, Luca, Andrea… già prima di partire per Sconfiniamo é stato bello per me vedere un bel gruppo di ciclisti pronti e scalpitanti 🙂
L’anno scorso, all’edizione dell’ Anello del Nanos abbiamo patito freddo e soffiava un venticello niente male, anche se comunque tutti bravi a tener botta: quest’anno si stava per partire con condizioni meteo moooolto favorevoli e con l’allegria di pedalare in un bel numero di due-ruote… ah si, non potevano mancare gli amici dell’ A.S.D. Gentlemen che erano partiti per scaldarsi per benino direttamente da Trieste.
Ormai giunta l’ora della partenza ci siamo messi in strada, pedalando direzione San Floriano del Collio e poi via avanti 🙂
Apripista del gruppo di ciclisti era Damiano, socio NAGAYE Project. L’andatura naturalmente non é stata eccessiva, anche perché non era una gara, ma una biciclettata al’insegna dell’amicizia, della condivisione della passione delle due ruote e del sociale, si, perché tema principale per NAGAYE Project era cercare di sensibilizzare e far capire che ogni pedalata, ogni attività che organizziamo é per il supporto della O.N.G. etiope Chain of Love: facendola conoscere, parlando di cosa é, cosa fa, e perché volgiamo supportarla.
I primi 20km di pedalata erano quelli più esigenti in fatto di gambe, erano quelli che ci avrebbero portato in alto sul Korada, sconfinando in Slovenia.
La prima tappa naturalmente però la abbiamo fatta in piazza antistante alla chiesa a San Floriano del Collio dove chi a mangiuchiare, chi a riempire le borracce e qualcuno a dare un’occhio dalla terrazza panoramica, siamo riusciti a riprendere un po fiato e a ricompattarci per proseguire a pedalare tutti insieme.
Abbiamo proseguito lungo strade semi alberate che ci facevano scorgere i panorami che si stavano aprendo e ci stavano facendo capire che stavamo salendo: non che ce ne fosse bisogno di questa ulteriore conferma, visto che comunque le gambe ad ogni giro di pedali ce lo faceva sentire con rapportini agili per afforntare e superare le pendenze 🙂
Più andavamo avanti in direzione del punto di non ritorno sul Korada, più si facevano vedere gruppetti di ciclisti.
Prima di riuscire a raggiungere il “gpm” purtroppo il team di Giovanni e Daniele si é diviso prendendo la via di casa: verrà la volta che riusciamo a concludere un giro tutti insieme 🙂
Dopo qualche chilometro ecco che arriva il cartello e… la foto ricordo.
Adesso la strada da qui in avanti l’avremmo vista scendere, pedalando in direzione Valli dello Judrio.
Grazie alle stradine semi alberate, anche se il sole e la temperatura mite ci aveva accolto fin lassù, adesso veniva il tempo della discesa, in penombra e con velocità più alte senza troppa dinamicità fisica, tutti fattori che facevano abbassare di qualche punto la temperatura… ed ecco che come la vecchia scuola insegna, vedo Giuseppe che sotto la giacchetta in licra ha un bel foglio di giornale come paravento 😀
Colori e qualche scorcio delle vallate sottostanti fanno in maniera di far passare in fretta il tempo prima di raggingere la zona intorno a Dolegna, dove qualcuno ha accennato un attimo di fermarsi perché un po più avanti c’era una fontana.
Ah si, chicca della pedalata, Elena, socia NAGAYE prioprio in quel giorno, proprio per la pedlata Sconfiniamo 2016, ha inaugurato la sua nuova bicicletta gialla.. .e che di colore poteva essere se no? 🙂
Ok, da questa ultima tappa ci aspettava solo il ristoro in località Ruttàrs, quindi ancora qualche chilometro di strada “abbastanza pianeggiante” se non per gli ultimi paio di chilometri per poter raggiungere il Rustico di Ruttàrs: pendenze intorno al 13/15% …non lo so con essattezza in quel tratto ero troppo impegnato a tenermi in equilibrio cercando di non cadere vista la velocità tendente a 0 🙂
Prima del ristoro però anche Giuseppe e Pietro si erano staccati proseguendo direttamente verso casa: ci rifaremo in un altro giro NAGAYE 🙂
E’ stato bello il momento conviviale, soprattutto perché sapevamo che la strada era tutta in discesa… o almeno… non saliva più 🙂
L’ultima tappa l’abbiamo fatta in zona Gradisca perché poi chi ha preso la strada per Gorizia, chi quella dirrezione Trieste o Pieris, ci siamo salutati e divisi: il giro si poteva dire concluso.
Personalmente reputo che sia andato molto bene sotto tanti punti di vista, quello del meteo, della convivialità, del poter condividere la stessa passione delle due ruote e sopprattutto perché siamo riusciti a far conoscere un pochino di più chi é la O.N.G. etiope Chain of Love che supportiamo come NAGAYE Project e perché ho visto una spassionata partecipazione anche a contribuire alla causa da parte dei ciclisti e amici che si sono aggregati a Sconfiniamo 2016.
UN GRAZIE A TUTTI I PRESENTI E TUTTI QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO SOTTO OGNI PUNTO DI VISTA.
Come anticipato ai presenti, le offerte libere ricevute come NAGAYE Project, saranno al 100% utilizzate durante il ciclo viaggio in Etiopia mio, di Alessio e Marco, per comprare beni di prima necessità a Chain of Love ed a tutte le persone che localmente, nella regione del Tirgrai, nord Etiopia, aiutano con le loro attività.
Il Piccolo ha segnalato Sconfiniamo 2016 🙂
Adesso ti lascio con le classiche foto e tracciato GPS su Strava.
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia