Ieri sono stato al Velodromo a San Giovanni al Natisone, per provare a pedalare all’ interno di un anello di cemento, dedicato alle bici da pista, senza freni, solo due ruote un telaio, un manubrio una sella, tante gambe e e voglia di correre.
Ore 17.00 parto da Aquileia col mio fido destriero GialloMelone, strada verso Palmanova, Ialmicco e taaac arrivato a destinazione a San Giovanni al Natisone intorno alle 18.10
La prima faccia nota che risonosco é quella del mitico Davide Spartacus Bastanella che chiaramente vedendomi da lontano sembra non capire se sono realmente io… poi intravede il Velomatic e al grido di “FagginGialloMelone” iniziano 4 chiacchere, il tempo di andare verso il resto del gruppo, come Andrea e Anna e Aldo che sono già arrivati e conoscere anche nuove facce, nuovi ciclisti con cui condividere la sgambata 🙂
Convenevoli con gli altri ciclisti, con il presidente ed il meccanico che gestiscono il velodromo e da cui arrivano consigli, raccomandazioni prima di metterci a girare in pista e con cui ci si pianifica un po per capire come organizzarsi, giorni in cui poter girare, cosa serve ecc.
Bene é giunta l’ora di partire… già varcare la soglia della pista, passando per la galleria che ci porta a sbucare nel giardino interno dell’ anello é stato emozionante… l’aria giusta, il sole che emanava quella luce rossastra perché era in fase di tramonto e noi, ciclisti con le nostre bici pulite, snelle, pulite, senza fronzoli, per iniziare a pedalare.
Il primo giro lo abbiamo fatto lungo la parte interna dell’ anello, dove é tutto piano per poter prendere confidenza, poi dai giri successivi il tecnico ci ha detto che potevamo allargarci fino alla striscia blu e mantenere quella come riferimento… seee, ma a prima vista, la prima volta, il primo giro a me sembrava di andare a schiantarmi contro un muro perché dalla zona in piano da cui siamo partiti pedalando verso la curva io vedevo arrivarmi incontro solo un’ onda di cementoe nient’altro… ma mi sono fatto coraggio ed ho cercato di stare a ruota a quello davanti perché mi son detto “se arriva lui, mi metto in scia e sicuramente é la traiettoria più adatta…” ed infatti poi le ruote e le gambe hanno iniziato a girare senza troppi timori, anzi… anche di più, quel tanto che basta per farmi andare in affanno… robe che in strada secondo me é tutto un’altro pedalare: quest’ onda di cemento infinita ti porta a spingere e a cercare di dare sempre di più… ma chiaramente bisogna equilibrare sforzo, energie e fare molta attenzione a chi ti sta intorno, davanti e soprattutto a fianco per non incrociarsi e rischiare di fare il botto 🙂
Vabbé poi tutto il resto sono sensazioni ed emozioni soggettive e che solo chi prova una volta a pedalare in velodromo può capire, può assaporare.
E’ stato entusiasmante, adrenalinico e sicuramente anche divertente poter condividere con amici vecchi e nuovi questa esperienza che chiaramente non si conclude qui, era solo il giro di riscaldamento, il primo appuntamento per aprire i discorsi a tutti i ciclofissati amatori.
Come scrive Simone nel gruppo:
appuntamenti fissi MARTEDI e VENERDI da qui a settembre dalle 17.30/18.00 fino alle 20.00
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Tutti in Pista Amatori – San Giovanni al Natisone
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia