Sabato ho pedalato in modalità Eroica con la mia triestina ramata della Wilier anno 1982.
Pedalata in compagnia assieme a Fabio e al nuovo amico biciclistico Damiano.
Sono partito alle 7.30am da Aquileia con un meteo apparentemente tendente a pioggia, ma era più che altro al 98% di umidità che spacca le ossa, per il resto mi sono diretto pian pianino verso Fiumicello dove mi sono incontrato con Fabio e da li siamo partiti per quel di Gorizia, via Gradisca / Farra d’Isonzo per trovarci con Damiano.
Obiettivo del tour eroico e della pedalata era quello di arrivare a Tolmin, Slovenia, passando per Cepovan, vallata, paese raggiunto in una pedalata precedente con Fabio e Andrea Bicidermico.
Quella volta ero con il mio fido destriero scatto fissato GialloMelone by Faggin, questa volta ho intrapreso la pedalata con la Wilier Triestina ramata del 1982 e naturalmente con abbigliamento adeguato a questo tour ed a questo tipo di bicicletta: maglia del team GRADO – Isola del Sole con cui ho intrapreso il percorso medio all’ Eroica in Toscana, a Gaiole in Chianti, 2 settimane fa assieme ad altri amici 🙂
Tornando alle biciclette ed alla pedalata di questo sabato, arrivati a Gorizia, il gruppo era al completo, 3 uomini in bici verso salite e vallate slovene e più si andava avanti e più il cielo cominciava a regalarci raggi di sole e temperatura sempre più gratificante per gambe e fisico.
Durante il percorso, prima di arrivare a Tolmin, Cepovan, come l’ latra volta, ci ha regalato una visione di colori verde smeraldo della vallata e blu e bianco, con le nuvole che si stagliavano nel cielo… piccolo neo, roba da poco, che abbiamo incontrato un po di aria contro, ma poco male, bisogna farci il callo, il vento é l’amico costante del ciclista.
Un attimo prima di arrivare a Cepovan, Damiano ha avuto un bel regalo, foratura a… ciel sereno: anche qui poco male, ben attrezzato, in men di 5 minuti la ruota era stata riparata ed eravamo di nuovo in viaggio: superiamo Cepovan e leggiamo il cartello che ci dice “Sempre diritti per Tolmin” e via che si va.
La strada a parte qualche salitina, non é così impervia, va su, ma in maniera abbastanza dolce almeno per gambe discretamente allenate: a Tolmino siamo arrivati senza troppi problemi, anche il vento si era placato ed il sole la faceva da padrone.
Dopo un giretto in centro, sempre in sella alle biciclette, con calma ci siamo spostati un po fuori paese per fermarci 2 minuti e assaporare un po di zuccheri sottoforma di barrette e banane, un sorso d’ acqua e via che si riparte.
Tutto il ritorno lo abbiamo fatto costantemente in compagnia dell’ acqua al nostro fianco, il fiume Isonzo, in sloveno chiamato SoÄa.
Tutto l’ ultimo tratto quindi, prima di arrivare in zona Rozna Dolina, lo abbiamo fatto immersi nella vallata seguendo il fiume, fino ad arrivare al valico della Casa Rossa, Gorizia e dove ci siamo separati e salutato Damiano che a preso la via di casa, mentre io e Fabio abbiamo preso la strada verso Poggio Terza Armata, Peteano e per spingerci in direzione Turriaco ed in cui anche io e Fabio ci siamo salutati, lui verso casa ed io verso Fiumicello e Aquileia.
Tutto bene, bella compagnia, bei panorami, alcuni già visti, altri contento di averli visti per la prima volta in sella alla bicicletta, gustati in maniera lenta e consolante.
Tornato a casa con 160 km sulle gambe, che hanno accusato il colpo, visto la pedalata diversa dallo scatto fisso col quale ho i piedi agganciati ai pedali e con cui posso spingere e tirare, mentre con la Wilier ho fatto lavoro solo di cosce solo in spinta visto che ho pedalato con scarpe da ginnastica infilate nelle gabbiette punta piedi e laccetti… si proprio in modalità eroica al 100% 🙂
Ecco qualche scatto della SCONFINANDO 2014 🙂
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia