Ieri, sabato 6 luglio 2013, sono partito da Cormons assieme ad Andrea in bici da corsa per farci un “giretto tranquillo” fino al Rifugio Pelizzo(1641 1320 mt s.l.m) sul Matajur.
La partenza da Cormons fino alle pendici é stato un discreto riscaldamento visto anche la temperatura, non troppo elevata ma godibile anche perché siamo partiti in una bella giornata soleggiata: la pedalata fin la é stata tra sali e scendi ma nulla di così eclatante, il giusto tragitto per il giusto riscaldamento.
Passato Savogna , abbiamo incontrato la prima rampa in cui c’era la segnaletica che indicava “Matajur” e da li é iniziata la vera e propria arrampicata.
Ho trovato online, prima del giretto di ieri, un paio di profili riguardanti la pendenza del Matajur ed il San Michele che faccio solitamente, non é nemmeno da paragonarevisto che il percosro su quest’ ultimo é sui 4km più o meno con pendenze non così importanti quanto quelle del Matajur.
Partenza da Savogna per la cima: 12km con pendenza media del 9% per essere ottimisti.
Abbiamo impiegato 1h e 30 circa per fare questi km con andatura lenta ma costante – intanto non c’era nessuno che ci correva dietro o non volevamo battere alcun recod di velocità ma goderci la pedalata ed il paesaggio.
La pedalata dei 12km l’abbiamo presa con calma, andatura magari non turistica, ma comunque blanda ma costante dall’ inizio alla fine, nessuno strappo intermedio perché, essendo la mia prima volta, non volevo rischiare di non arrivare in cima in preda ad affanno o crampi di metà percorso 😀 Invece é andato tutto bene come non avrei mai sperato, visto che siamo arrivati in cima stanchi ma soddisfatti per tutto una serie di cose:
Meteo e temperatura clementi e in cima, a parte qualche nuvoletta, si é aperto un paesaggio magnifico (come si suol dire tutte le foto di sto mondo non rendono giustizia alla vista dal vivo :D)
…poi vuoi mettere? Arrivi al Rifugio Pelizzo, intanto che ti stai bevendo qualcosa per rilassarti un attimo e godendoti la vista del paesaggio a valle ed escono dal rifugio due amici che non vedevi da qualche anno ormai!??!? 😀 Quindi un saluto a Sonia e Matteo 🙂
Personalmente avevo timore di non farcela vedendo la prima rampa come pendenza rispetto a quelle del San Michele, ma ce l’ho fatta! 🙂
…e poi alcuni dati:
- Cormons – Matajur Rifugio Pelizzo : 45km in 2h e 44
- Km totali (circa) : 120km
- Tempo totale di pedalata : 5h e 30
Dislivelli e altri dati li potete vedere a questo link:
Il tracciato GPS da tutta l’ andata, ma purtroppo é andato in tilt al 53esimo km durante il ritorno quindi annoto che non mi sono fermato a Cormons al punto di partenza, ma assieme ad Andrea siamo passati di la per spostarci fino a Gradisca, in piazza ci siamo fermati 1 minuto per riempire la borraccia d’acqua ad una fontanella e poi lui é ripartito verso Gorizia ed io verso Aquileia quindi altri 30km circa in più.
Consigli per chi volesse affrontare il Matajur in bici?
Non sono un ciclista professionista, non faccio agonismo, ma mi reputo alquanto allenato per poter dare almeno qualche suggerimento per chi volesse affrontere questa salita. E’ esplicito provando ad informarsi un po, che il Matajur non é da prendere sotto gamba, non sarà lo Zoncolan, ma comunque le pendenze sono importanti perché la pendenza media si aggira intorno al 9% (per 12km) con punte, a quanto ricordo, del 12/13% in qualche tratto.
PDF completo come supplemento de La Voce
Se la partenza potrebbe essere traumatica per chi non l’avesse mai affrontato o avesse un allenamento troppo blando, dico solo NON per demoralizzare, ma per essere realisti, che prima dell’ arrivo, verso gli ultimi 3/4km troverete un tratto molto più duro da scalare dei km precedenti e quindi sicuramente dovete tenervi una riserva di energie per poterli affrontare pena il non riuscire eventualmente ad arrivare in cima.
Come mezzo per la scalata ho utilizzato la Temeraria T2000 (presa da Motostile Nadalin di Aquileia :)) più che buono per affrontare tale salita.
Dopo questa bella avventura spero di poterla ripetere e sicuramente affrontandola con la giusta ottica visto il bagaglio d’esperienza di questa pedalata 🙂
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia