FRA
IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA FEDERALE DI
ETIOPIA E IL FRONTE DI LIBERAZIONE DEL POPOLO TIGRAY (TPLF)
PREAMBOLO
Accettare di risolvere pacificamente il violento conflitto scoppiato il 3 novembre 2020 nella regione del Tigray in Etiopia in modo coerente con la Costituzione della Repubblica Democratica Federale d’Etiopia;
Riconoscendo la conseguenza distruttiva del conflitto tra le due Parti sulle vite umane e sui mezzi di sussistenza;
Affermando che i problemi politici possono essere risolti in modo sostenibile solo attraverso mezzi politici;
Ribadendo l’impegno delle parti nei confronti dell’agenda dell’Unione africana per mettere a tacere le armi entro il 2030, coerentemente con lo spirito delle “soluzioni africane ai problemi africani;
Determinato a trovare una soluzione duratura e completa al conflitto; compreso il ripristino dell’ordine costituzionale nella regione del Tigray;
Convinti della necessità di concordare i termini per la cessazione definitiva delle ostilità e le modalità per la composizione pacifica di tutte le divergenze e controversie politiche;
Determinato a cercare una soluzione pacifica e duratura alla crisi in un quadro di cessazione permanente delle ostilità, in cui sarà messo in atto un meccanismo di monitoraggio e verifica per monitorare il rispetto;
Riconoscendo gli sforzi per portare una soluzione pacifica alla crisi da parte dell’Unione Africana, il Gruppo di Alto Livello dell’Unione Africana guidato da Sua Eccellenza l’ex Presidente della Nigeria Olusegun Obasanjo, sostenuto da Sua Eccellenza l’ex Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta, e Sua Eccellenza il Dr. Phumzile Mlambo-Ngcuka, ex vicepresidente del Sud Africa, nonché della Repubblica del Sud Africa per aver gentilmente ospitato i colloqui di pace, e gli osservatori per il loro sostegno;
Consapevole del desiderio del popolo etiope di vivere in pace e dignità in una società democratica inclusiva basata su giustizia, uguaglianza, rispetto dei diritti umani e stato di diritto;
Il governo della Repubblica Democratica Federale dell’Etiopia (il governo) e il Fronte di liberazione popolare del Tigray (TPLF) (denominati insieme le Parti) concordano i seguenti termini;
Articolo 1 – Obiettivi
Gli obiettivi del presente Accordo sono:
- Raggiungere una cessazione immediata e permanente delle ostilità al fine di mettere a tacere le armi e creare un ambiente favorevole e gettare le basi per una pace sostenibile;
- Ripristinare l’ordine costituzionale interrotto a causa del conflitto nella regione del Tigray;
- Rifiutare la violenza come metodo per risolvere le divergenze politiche;
- Garantire sicurezza per tutti;
- Garantire una soluzione duratura del conflitto;
- Fornire un quadro per affrontare le questioni derivanti dal conflitto;
- Fornire un quadro per garantire la responsabilità per le questioni derivanti dal conflitto;
- Favorire la riconciliazione e il ripristino dei legami sociali;
- Facilitare la ripresa economica e la ricostruzione;
- Impegnarsi ad affrontare le differenze politiche sottostanti;
- Fornire un quadro per il monitoraggio e la verifica dell’attuazione dell’accordo.
Articolo 2 – Principi alla base della cessazione definitiva delle ostilità
Le Parti sono guidate dai seguenti principi:
- Rispetto per la sovranità, l’integrità territoriale e l’unità della Repubblica Democratica Federale d’Etiopia (FDRE);
- Legalità e rispetto delle norme e dei principi costituzionali sanciti dalla Costituzione FDRE;
- Rispetto dei diritti umani fondamentali e delle norme e principi democratici;
- Protezione dei civili;
- Rispetto della Carta africana sulla democrazia, le elezioni e il governo;
- Responsabilità e giustizia in conformità con la costituzione FDRE e il quadro politico di giustizia transitoria dell’UA;
- Accesso umanitario senza ostacoli a tutti i bisognosi di assistenza;
- L’uso degli aiuti umanitari esclusivamente a fini umanitari.
- Riconciliazione e riabilitazione;
- Sollievo e Ricostruzione;
- Impegno in buona fede nell’attuazione della Cessazione delle ostilità e in tutte le fasi successive del processo di pace.
Articolo 3 – Cessazione definitiva delle ostilità
- Le Parti si impegnano e dichiarano una cessazione immediata e permanente delle ostilità e si impegnano a disimpegnare le forze o i gruppi armati sotto il loro controllo;
- Questa Cessazione Permanente di tutte le forme di ostilità includerà, tra l’altro; la cessazione degli atti di violenza palesi e nascosti; posa di mine; sabotaggio; attacchi aerei; atti di violenza diretti o indiretti; e sovversione o uso di proxy per destabilizzare l’altra parte o collusione con qualsiasi forza esterna ostile a una delle parti;
- La Cessazione Permanente delle ostilità includerà la cessazione di tutte le forme di propaganda ostile, retorica e incitamento all’odio;
- La cessazione permanente delle ostilità aprirà la strada al ripristino dell’ordine costituzionale nella regione del Tigray e al dialogo politico tra le Parti;
- Le parti convengono di ripristinare la presenza dell’autorità federale a Mekelle al fine di creare un ambiente favorevole alla ripresa dei servizi pubblici nella regione e garantire la sicurezza degli abitanti della città. A tal fine, le Parti convengono che l’ENDF e le altre istituzioni federali pertinenti avranno un ingresso rapido, agevole, pacifico e coordinato a Mekelle, che sarà facilitato attraverso il canale di comunicazione aperto da stabilire tra gli alti comandanti delle Parti come di cui all’articolo 6, lettera c), del presente accordo.
Articolo 4 – Protezione dei Civili
- Le Parti proteggeranno i diritti umani della popolazione civile e si impegnano a sostenere gli strumenti di diritto internazionale umanitario applicabili di cui l’Etiopia è parte;
- Le Parti, in particolare, condannano qualsiasi atto di violenza sessuale e di genere, qualsiasi atto di violenza contro bambini, ragazze, donne e anziani, compreso il reclutamento e la coscrizione di bambini soldato, e sostengono il ricongiungimento familiare.
Articolo 5 – Accesso umanitario
- Il governo della FDRE accelererà la fornitura di aiuti umanitari in collaborazione con le agenzie umanitarie tenendo conto delle esigenze specifiche dei gruppi vulnerabili, comprese le donne, i bambini e gli anziani; Le Parti cooperano a tal fine;
- Le Parti si impegnano a cooperare tra loro e con le agenzie umanitarie competenti per aiutare a riunire le famiglie;
- Il governo della FDRE si impegna a facilitare il rimpatrio e il reinserimento degli sfollati interni e dei rifugiati, ogniqualvolta la situazione di sicurezza lo consenta;
- Le Parti garantiscono che l’aiuto umanitario sia utilizzato solo per scopi umanitari.
Articolo 6 – Disarmo, Smobilitazione e Reintegrazione (DDR)
I partiti:
- Concordare e riconoscere che la Repubblica Federale Democratica dell’Etiopia ha una sola forza di difesa;
- Progetta e attua un programma DDR completo per i combattenti TPLF coerente con la Costituzione della Repubblica Democratica Federale dell’Etiopia;
- concordano sul fatto che entro 24 ore dalla firma del presente Accordo sarà istituito un canale di comunicazione aperto tra gli alti comandanti di entrambe le parti;
- concordare di organizzare una riunione di alti comandanti entro 5 giorni dalla firma del presente Accordo per discutere ed elaborare modalità dettagliate per il disarmo dei combattenti TPLF, tenendo conto della situazione della sicurezza sul terreno;
- Accettare di intraprendere il disarmo degli armamenti pesanti dei combattenti del TPLF in via prioritaria sulla base di un programma dettagliato da concordare tra gli alti comandanti delle Parti. Le attività di disarmo previste dal programma dovrebbero concludersi entro dieci giorni dalla conclusione della riunione degli alti comandanti. Il periodo di dieci giorni potrebbe essere prorogato sulla base della raccomandazione degli alti comandanti, da approvare dalle Parti.
- Accettare di finalizzare il disarmo globale dei combattenti TPLF, comprese le armi leggere entro 30 giorni dalla firma del presente Accordo;
- Concordo sul fatto che il piano di smobilitazione e reinserimento terrà conto delle esigenze di ordine pubblico della regione del Tigray.
Articolo 7 – Misure di rafforzamento della fiducia
- Il TPLF deve:
- Rispettare l’autorità costituzionale del governo federale, tutti gli organi costituzionali e gli organi del governo federale, inclusa ma non limitata all’autorità del governo federale di controllare tutte le strutture federali, le istituzioni e i confini internazionali del paese;
- Astenersi dall’aiutare, favorire, sostenere o collaborare con qualsiasi gruppo armato o sovversivo in qualsiasi parte del paese;
- Rispettare il mandato costituzionale del governo federale di schierare la Forza di difesa nazionale etiope, nonché le forze dell’ordine e di sicurezza federali per adempiere alle proprie responsabilità ai sensi della Costituzione, delle leggi e dei regolamenti pertinenti;
- Astenersi dalla coscrizione, dall’addestramento, dal dispiegamento, dalla mobilitazione o dalla preparazione per conflitti e ostilità;
- Fermare qualsiasi condotta che pregiudichi la sovranità e l’integrità territoriale dell’Etiopia, compresa la corrispondenza incostituzionale e le relazioni con le potenze straniere;
- Cessate tutti i tentativi di realizzare un cambio di governo incostituzionale.
- Il governo della FDRE:
- Interrompere le operazioni militari contro i combattenti del TPLF;
- Accelerare e coordinare il ripristino dei servizi essenziali nella regione del Tigray entro i tempi concordati;
- Facilitare la revoca della designazione terroristica del TPLF da parte della Camera di
Rappresentanti dei Popoli;
- Mobilitare e accelerare l’assistenza umanitaria per tutti i bisognosi nella regione del Tigray e in altre aree colpite e garantire un accesso umanitario senza ostacoli.
Articolo 8 – Confini internazionali e strutture federali
- L’ENDF sarà dispiegato lungo i confini internazionali dell’Etiopia;
- L’ENDF salvaguarderà la sovranità, l’integrità territoriale e la sicurezza del paese dalle incursioni straniere e assicurerà che non ci saranno provocazioni o incursioni da entrambi i lati del confine;
- L’ENDF, la polizia federale e altri organi di sicurezza federali assumeranno il controllo completo ed efficace dello spazio aereo nazionale, della sicurezza e della protezione dell’aviazione e di tutte le strutture federali, le installazioni e le principali infrastrutture come aeroporti e autostrade all’interno della regione del Tigray.
Articolo 9 – Ripristino dell’Autorità federale nella regione del Tigray e rappresentanza nelle istituzioni federali
- Le parti concordano sul ripristino dell’autorità federale nella regione del Tigray, compreso il controllo delle istituzioni e delle agenzie federali;
- Il governo federale assicura e facilita la rappresentanza della regione del Tigray nelle istituzioni federali, compresa la Camera della Federazione e la Camera dei
Rappresentanti dei Popoli, in conformità con la Costituzione FDRE e le leggi applicabili.
Articolo 10 – Misure transitorie
- Entro una settimana dall’attuazione dell’articolo 7 (2) (c) e fino a quando le elezioni per il Consiglio regionale e la Camera dei rappresentanti dei popoli si terranno sotto la supervisione del Consiglio elettorale nazionale etiope, l’istituzione di un’amministrazione regionale provvisoria inclusiva essere risolta attraverso il dialogo politico tra le Parti;
- Una settimana dopo l’attuazione dell’articolo 7, paragrafo 2, lettera c), le parti avvieranno un dialogo politico per trovare soluzioni durature alle differenze politiche soggiacenti tra loro;
- Il governo dell’Etiopia attuerà una politica nazionale di giustizia di transizione globale volta alla responsabilità, all’accertamento della verità, al risarcimento per le vittime, alla riconciliazione e alla guarigione, coerentemente con la Costituzione delle FDRE e il quadro politico di giustizia di transizione dell’Unione africana. La politica in materia di giustizia di transizione è sviluppata con i contributi di tutte le parti interessate e dei gruppi della società civile attraverso consultazioni pubbliche e processi formali di elaborazione delle politiche nazionali.
- Le Parti si impegnano a risolvere i problemi delle aree contese in conformità con la Costituzione della Repubblica Federale Democratica dell’Etiopia
Articolo 11 – Monitoraggio, Verifica e Conformità
- Le Parti convengono di istituire un meccanismo di monitoraggio, verifica e conformità per l’effettiva attuazione della Cessazione permanente delle ostilità. A tal fine, le parti convengono di istituire un comitato misto composto da un rappresentante di ciascuna parte, un rappresentante dell’IGAD e presieduto dall’Unione africana attraverso il gruppo di alto livello. Il comitato misto è assistito da un gruppo di esperti africani;
- L’UA, attraverso il gruppo di alto livello, nominerà un gruppo di esperti africani per monitorare l’attuazione della cessazione permanente delle ostilità concordata ai sensi dell’articolo 3 del presente Accordo. Le parti nomineranno un esperto ciascuna per lavorare con il gruppo di esperti africani;
- L’UA, attraverso il Panel di Alto Livello, si consulta con le Parti in merito ai termini di riferimento e al profilo degli Esperti;
- Le funzioni specifiche degli esperti, compresi quelli con un background militare, sono concordate tra le Parti e l’UA, attraverso il Panel di alto livello;
- Il numero degli esperti non deve superare dieci (10). Se sono necessari ulteriori esperti, ciò sarà concordato con le Parti;
- La durata del mandato degli esperti è di sei mesi dalla data di invio degli esperti. Tale periodo potrà essere prorogato previo accordo con le Parti;
- L’UA, attraverso il Panel di Alto Livello, può, d’intesa con le Parti, potenziare il lavoro degli esperti con immagini satellitari;
- Qualora il gruppo di esperti riscontri casi di violazione della cessazione delle ostilità, informerà la parte interessata di adottare misure immediate per rettificare la violazione;
- Informeranno altresì l’altra parte e il Comitato Paritetico di ogni comunicazione di cui al precedente comma. Se la violazione non viene sanata entro 24 ore, l’AU, tramite il Panel di Alto Livello, convocherà il Comitato Congiunto per risolvere il problema.
Articolo 12 – Attuazione in buona fede
- Le Parti si impegnano ad attuare il presente Accordo in buona fede e ad astenersi da qualsiasi azione che pregiudichi e/o sia in contrasto con lo spirito e la lettera della presente Cessazione delle ostilità;
- Le parti promuovono gli obiettivi della cessazione delle ostilità.
Articolo 13 – Dichiarazione congiunta e comunicazioni
- Le Parti rilasceranno una dichiarazione congiunta sull’importanza del presente Accordo e sul loro impegno congiunto a lavorare per la pace e la stabilità nel paese;
- Le Parti si impegnano a non fare alcuna dichiarazione unilaterale, in qualsiasi forma, che possa pregiudicare il presente Accordo;
- Tutte le dichiarazioni pubbliche, in qualsiasi forma, delle parti supportano l’accordo e preparano il terreno per l’attuazione.
Articolo 14 – Data di entrata in vigore
Il presente Accordo entrerà in vigore alle 00:00 ora dell’Africa orientale (EAT) del 3 novembre 2022.
Articolo 15 – Modifiche al presente Accordo
Il presente Accordo può essere modificato di comune accordo tra le Parti, che deve essere in forma scritta e firmato dalle Parti.
Fatto a Pretoria, Repubblica del Sud Africa, il 2 novembre 2022 .
Per il governo delle FDRE Per il Fronte di liberazione popolare del Tigray
Sua Eccellenza Moussa Faki Mahamat, Presidente della Commissione dell’Unione Africana
Sua Eccellenza Uhuru Kenyatta, già Presidente della Repubblica del Kenya (Membro del Panel)
Sua Eccellenza il Dr. Phumzile Mlambo-Ngcuka, ex Vice Presidente della Repubblica del Sud Africa (Membro del Panel)
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia