L’ Ayder Hospital di Mekellé, capitale dello stato regionale del Tigray, in Etiopia, recentemente ha comunicato la chiusura di tutti i suoi servizi, tranne quello per le emergenze.
Chiusura dichiarata l’1 giugno 2022 per mancanza di forniture mediche, medicinali, materiale medicale, ossigeno e carburante.
Stessa sorte di chiusura e stesse motivazioni per un altro ospedale ad Adigrat.
Tigrai TV ha indicato in un suo recente servizio che i “pazienti sieropositivi tra i più colpiti dalla mancanza di farmaci nel Tigrai”
Il supporto umanitario stenta ad arrivare in Tigray e quel poco che è stato consegnato dall’ inizio della tregua umanitaria indetta dal governo centrale il 24 marzo 2022, non riesce a venir distribuito sul territorio perché manca ancora il carburante per i mezzi che dovrebbero fare le consegne.
Carburante strumentalizzato, come dimostrato dalle dichiarazioni del 6 giugno da parte del vice primo ministro etiope Demeke Mekonnen: devono essere fatti controlli più severi sul già poco materiale umanitario destinato ai più di 6 milioni di etiopi in Tigray.
Sempre nella stessa data del 6 giugno , l’ufficio del Primo Ministro etiope durante conferenza stampa per i media internazionali riporta le statistiche e dati riguardo la fornitura di materiale umanitario per il nord Etiopia e in particolare per il Tigray.
Al minuto 10’ della conferenza, viene sottolineato che nel periodo aprile/maggio 2022 sono arrivati a destinazione in Tigray, a Mekellé, e consegnato il materiale umanitario in 1306 camion. Facendo un rapido calcolo e considerando le stime che ha previsto l’ UNOCHA, servirebbero 100 camion al giorno e continuativi nel tempo per sopperire il supporto per milioni di etiopi in Tigray, sarebbero dovuti accedere 6000 camion i 2 mesi.
Il giorno seguente, il 7 giugno, Afar Mass Media Agency riporta la notizia di sequestro di 5000 litri di carburante illegale trasportato attraverso la regione dell’Afar alla regione del Tigray:
“Camion pesanti che viaggiavano attraverso la regione di Afar verso la regione del Tigray con supporto umano stavano cercando di contrabbandare carburante non autorizzato in due giorni da 20 camion e più di 5.000 litri di carburante.”
Nello stesso giorno, il 7 giugno, l’ufficio del Primo Ministro condiviso via social media il comunicato integrale:
“Il Ministero della Salute e altri settori insieme alle organizzazioni partner continuano a fornire sostegno per servizi integrati sanitari e nutrizionali al popolo del Tigray.
Il Ministero della Salute, in collaborazione con la National Disaster Risk Management Commission (NDRMC) e il Ministero degli Affari Esteri, sta lavorando a stretto contatto con i partner internazionali per facilitare e fornire medicinali di prima necessità, medici e integratori nutrizionali al popolo del Tigray da gennaio a maggio 2022.
Nel periodo da gennaio a maggio, il governo etiope ha agevolato la consegna di forniture mediche e nutrizionali al Tigray attraverso diversi voli da parte dei soci.
Per evidenziare alcuni dei supporti forniti:
– Supporto del Ministero della Salute attraverso il Servizio di fornitura farmaceutica etiope:
Negli ultimi 5 mesi, un totale di oltre 46 milioni di Birr di medicinali e materiale medico sono stati inviati alla Regione del Tigray tramite EPSS. Farmaci antiretrovirali, cardiovascolari, ART e OI, farmaci per la tubercolosi, antidiabete e antipertensivi, antibiotici essenziali e altri medicinali essenziali sono stati inviati dal programma e RDF.
– Inoltre, il sostegno è stato fornito attraverso i partner.
Organizzazione mondiale della sanità (OMS)
- Sono state fornite 135,45 tonnellate metriche di forniture sanitarie e nutrizionali per servire 1.128.750 persone per 3 mesi. Circa 1,2 milioni di dollari in forniture mediche sono stati forniti per i servizi sanitari essenziali. Trattamento del colera 43.28 Tonnellate metriche: Anti-Malaria 0,215 Tonnellate: Covid-19 1,25 Tonnellate: Nutrizione 8.852 Tonnellate metriche: forniture sanitarie mobili e nutrizione sono state consegnate 10.849 Tonnellate metriche per un totale di 64.446 tonnellate.
Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC)
- 58,1 tonnellate di farmaci di prima necessità per 484.167 individui per 3 mesi
- Forniture di emodialisi e materiali di consumo per il trattamento di 600 sedute.
- Altri partner come UNICEF, Samaritans Borse, Goal Etiopia, Save the Children, servizio di soccorso cattolico, CRS, Medical team internazionale, World Vision, UNFPA, UNHCR, IOM, SCI, Plan International, MSF-H hanno fornito oltre 76 tonnellate metriche di assistenza medica strati
- In totale, 269,55 tonnellate metriche di spedizioni sono state inviate al Tigray negli ultimi cinque mesi.
Nonostante questo sostegno, visto l’elevato bisogno e le richieste dell’ospedale Ayder, il Ministero della Salute ha preparato ulteriori spedizioni di attrezzature mediche e forniture vengono importate nella regione tramite voli aerei e trasporti terrestri, tra cui anestetici da consegnare attraverso ICRC e WHO. Anche altre donazioni, come i materiali di consumo per dialisi, sono in fase di invio tramite ICRC.”
Tre giorni dopo, il 9 giugno, arriva il comunicato da parte del direttore clinico capo dell’ ospedale Ayder (data in cui l’ospedale era già chiuso e attivo solo per le emergenze):
“La mancanza di ossigeno, antibiotici, carburante e farmaci anestetici ha causato 32 vittime in soli 12 giorni. 11 di loro neonati.”
Un paziente dell’ ospedale di Adigrat ha dichiarato a Tigray TV:
“Ho bisogno delle mie medicine. Non posso farne a meno. Sono passate settimane da quando non ci sono farmaci. Sto aspettando la mia morte.”
Anche dalla regione Afar arrivano notizie allarmanti. Regione anch’essa come il Tigray, da giugno del 2021, terreno di battaglia, di atrocità e guerra. Discriminante è che Afar è accessibile e non è ancora sotto occupazione eritrea, soprattutto in zona Irob e confinata a se stessa da 19 mesi come il Tigray. Afar detiene anche l’unica strada percorribile, via Semera, per i camion umanitari che devono accedere nella regione tigrina.
MSF – Medici Senza Frontiere il 9 giugno riporta un comunicato che dichiara:
“Quello che ci spaventa di più a questo punto è che stiamo solo iniziando a vedere la punta dell’iceberg, ed è già travolgente”, ha affermato Raphael Veicht, coordinatore dell’emergenza di MSF ad Addis Abeba. “Al Dupti Hospital, che è l’unico ospedale di riferimento funzionante in tutta la regione di Afar, stiamo vedendo arrivare bambini dopo viaggi incredibilmente lunghi e difficili, e troppi muoiono entro 48 ore perché troppo malati e troppo malnutriti per avere un combattere la possibilità di sopravvivenza.”
Ed aggiunge che:
“Quest’anno, il numero di bambini gravemente malnutriti ammessi alla struttura ha già superato lo stesso periodo dell’anno scorso di tre o quattro volte. I tassi di mortalità dei pazienti sono incredibilmente alti, superando il 20 per cento in alcune settimane. Trentacinque (35) bambini sono morti solo nelle ultime otto settimane, più di due terzi dei quali sono morti entro 48 ore dal ricovero.”
La “catastrofe umanitaria” (cit. Samantha Power – direttrice USAID) in Tigray e la crisi umanitaria nelle regioni vicine Amhara e Afar sono scaturite dalla guerra iniziata nel novembre 2020 in Tigray. Guerra svoltasi fin dall’inizio in totale blackout comunicativo ed elettrico. Pulizia etnica e crimini di guerra e contro l’umanità denunciati in molteplici report. Guerra dichiarata dal governo centrale una veloce azione di polizia per bloccare i dissidenti membri del partito TPLF – Tigray People’s Liberation Front, amministratori della regione fino al giorno prima e capo coalizione per 27 anni al governo dell’Etiopia. Oggi il TPLF, i suoi sostenitori e simpatizzanti, i partigiani del TDF – Tigray Defence Force sono considerati normativamente gruppi terroristici e terroristi quindi da perseguire.
Sono stati arrestati decine di migliaia di etiopi di origine tigrina nel corso di 19 mesi, con modalità di arresto e detenzione che ledono il diritto umanitario. In campi di concentramento e prigionia che vedono agli arresti non solo ragazzi, uomini, ma anche donne, anziani e bambini, luoghi molte volte non precisati.
Ci è giunta notizia però, che abbiamo provveduto a segnalare anche ad Amnesty, che a Semera, in Afar, c’è uno dei tanti campi in cui sono presenti oltre 14.000 tigrini di ogni età, sesso: sarebbero stati deportati da Abala e Berhale. Campo a cielo aperto, senza alcun riparo, in assenza di supporto medico e alcune donne e ragazze hanno anche partorito in queste condizioni infernali.
19 mesi di Approfondimenti ed Analisi sul Tigray e sull’Etiopia
Tutto il nord Etiopia ormai sta vivendo una crisi umanitaria da troppo tempo dimenticata dal mondo, ma che non può essere ignorata, soprattutto dalle realtà e dalle persone che hanno il potere di deciderne le sorti di vita o morte e che devono agire ora per salvare la vita a milioni di persone.
Foto di copertina: Il personale del Ministero della Salute misura la circonferenza medio-superiore del braccio di un bambino durante uno screening della malnutrizione presso il centro di alimentazione terapeutica ospedaliera dell’ospedale di Dupti.Etiopia 2022 © Njiiri Karago/MSF
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia