Andavo in bici per spostarmi da una vita, ma solo nell’ ultimo periodo ho preso in considerazione la pedalata come valvola di sfogo, macinando chilometri di pedalate, così da un paio di anni oltre alla MTB Loris presa a suo tempo da MOTOSTILE Nadalin, ho comprato una bdc (bici da corsa) Torpado T2000 in alluminio con forcella anteriore in carbonio e una Atala London, bici a scatto fisso.
Ormai la MTB sta facendo la polvere perché sono sempre più orientato ad utilizzare lo scatto fisso sia in paese che per farmi il giretto pomeridiano, magari tra Aquileia, Fossalon, Grado… o ogni tanto verso direzione Trieste o Gradisca.
Per fare il punto della situazione del 2013 lato due ruote ecco che, ormai mi é salita la scimmia della bicicletta e non più tardi di qualche mese fa ho rimesso in piedi il mio garage, riordinato per far spazio ad un portabici artigianale ricavato da una libreria (due assi di legno verticali tenuti insieme da due mensole di cui una con due scansi per farci passare la pipa delle bici ed appoggiarle al manubrio) dove appendo la bdc e lo scatto fisso e un angolino tutto dedicato alla zona attrezzi con relativo banchetto: nulla di particolare o eccessivo, solo qualcosa di ordinato con gli attrezzi minimali per la manutenzione dei mezzi.
Ho avuto l’occasione grazie ad un io amico, di trovare pure una Wilier Triestina ramata montata Campagnolo Triomphe.
Ho un paio di Legnano anni ’60 di cui una convertita in scatto fisso utilizzando solo il telaio, manubrio condorino e portapacchi posteriore: il resto dei componenti, guarnitura, cerchi, catena, li ho comprati nuovi (la storia della Legnano la puoi leggere qui)
Il 15 dicembre 2013 ho assistito pure alla NO PARKING Criterium a Gradisca d’Isonzo (qui puoi leggere un resoconto di un partecipante) davvero emozionante ed esaltante 🙂
La scena delle bici da pista in modalità urbana sembra che in Friuli VG cominci a prender piede visto che ho potuto scoprire che anche su Facebbok ci sono dei gruppi di Udine, Trieste e Monfalcone.
Bici vecchia? Bici da rimettere a posto? Riverniciare, restaurare per la tua prossima eroica?
Tramite questi gruppi ho potuto conoscere anche Angelo che vorrebbe far della propria passione anche una professione ovvero il restauro di bici: se hai una bici che vuoi recuperare per pedalarci, hai visto che in cantina da tuo nonno c’é una bici da corsa inutilizzata e ti sembra un peccato lasciarla ammuffire, conosci amici che vorrebbero una bici nuova con componenti personalizzati ed assemblata su misura, ti consiglio di provare a metterti in contatto con Angelo. Restauro bici
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia