Ho passato 2 settimane dal 8 al 18 agosto 2016 in Sardegna assieme a Giovanni in modalità ciclo camping.
Abbiamo deciso di fare il periplo, il giro della Sardegna in 10 giorni in sella alle nostre biciclette in autosufficienza e in modalità bikepacking ovvero, borsettina e tenda sul manubrio e sacca sotto sella portandoci il minimo indispensabile e pernottando nei vari campeggi lungo la strada.
Siamo partiti in macchina da Aquileia verso Livorno, imbarcandoci in traghetto domenica 7 agosto 2016 alle 23.50 per arrivare ad Olbia alle 7.00 del mattino ed iniziare a pedalare. Il giro, la pedalata della Sardegna é stata in senso anti orario, nord, costa ovest, sud per ritornare verso Olbia attraversando la costa est.
Considerazioni prima del viaggio:
- siamo allenati, Giovanni fa gran fondo e gare in bici, io no ma macino comunque un sacco di chilometri ogni anno;
- il giro della Sardegna é sui 1000km (tracciando un potenziale percorso su Strava) e ci siamo detti che 100km al giorno per 10 giorni erano fattibilissimi e che ci sarebbe avanzato del tempo oltre che per trovare campeggio e sistemarci anche per andare in spiaggia e goderci un po di relax e magari visitare posti tipici delle zone in cui passavamo;
- biciclette: Giovanni ha usato la sua MTB, ruote da 50 tappate e io ho preferito il ciclocross della Kona, freni a disco, alluminio… pesantino.
- bagagli: una sacca sottosella a testa, io quella realizzata dalla mia amica Lucy Rusjan e a Giovanni ho imprestato quella dell’ Apidura, tutte e due da 17 lt di capacità, una tenda della Ferrino a testa, la MTB2, e una borsetta da manubrio applicata sopra la tenda.
- Personalmente mi sono reso conto che tra bici, bagagli ed eventuali bottiglie d’acqua (un apio da 1,5/2lt) il peso sicuramente era sui 25kg più il peso del ciclista 🙂
Considerazioni post cicloviaggio turistico:
CHILOMETRAGGIO e MORFOLOGIA
i famosi 100km di media al giorno li abbiamo fatti e sicuramente la media realmente la abbiamo anche aumentata per riprenderci il tempo perso sulle ultime due tappe finali in maniera da rilassarci, ma, c’é un ma, non é stato tutto rose e fiori perché oltre alla semplice fatica di pedalare abbiamo riscontrato la “monotonia” di stradoni infiniti dritti e vallonati e il vento che ci contrastava (per tutta la costa ovest, qualche centinaio di km spalmati su più giorni) lo abbiamo avuto contro.
I rettilinei di asfalto, stile strada Road66 americana, non finivano mai, le discese erano quasi sempre falsipiani che col vento non ci permettevano di mollare le gambe per lasciarci andare in discesa, ma dovevamo comunque sempre pedalare, anche col fatot del peso delle bici e bagagli.
COSTA E STRADE INTERNE
Pensavamo poi di riuscire a costeggiare, stile costiera triestina, ma non c’é stato modo se non per brevi tratti, perché comunque le strade, poche, ci riportavano sempre un po all’interno dove incontravamo muretti, strappetti, scollinamenti e strade in cui per almeno 10/20 km non esistevano case, bar, fontanelle d’acqua, ma solo fichi d’india che erano posizionati come gendarmi sul ciglio della strada quasi a presiedere ed accompagnarci lungo tutto il percorso: grazie a loro Giovanni ha bucato 2 volte nel giro di 24 ore.
TENDA
Per quanto riguarda la tenda, nota dolente, se non pessima: tenda della Ferrino, posti 2 per periodo primaverile ed estivo, peso relativamente basso (non bassissimo, ma ci può stare, 1,8kg) e picchetti in alluminio pagata 93 euro.
Nota negativa a riguardo perché?
Picchetti in alluminio che NON si adattano assolutamente per i terreni della Sardegna, a parte se trovi qualcosa di sabbioso, per il resto é terra arsa e sembra cemento, i picchetti appena tirati fuori il primo giorno dal sacchetto si sono piegati solo a guardarli. Consiglio di premunirti fin da subito di piucchetti in acciaio, o come abbiamo fatto noi, trovandoli in un market all’interno di un campeggio.
Il sacchetto che contiene la tenda chiusa, della stessa tela in cui é fatta anche la stessa tenda, é facilmente strappabile, non che ci avessimo giocato a calcio, buttato la tenda a terra o chissà che cosa, la abbiamo usata, aperta, chiusa, ripulita etc. con le dovute precauzioni, ma il telo della tenda sia mai che di Giovanni ha un paio di buchetti (1/2mm, il preludio per uno strappo) come anche in zona rinforzo del sacchetto contenitore che si é completamente strappato: allego due foto per farti capire.
…e le abbiamo utilizzate con le dovute maniere, senza essere in situazioni estreme… questo denota che é troppo delicata secondo il mio parere e secondo me per la reale qualità dei materiali questa tenda della Ferrino costa troppo.
Consigli in ordine sparso
Se hai poco allenamento in bici il mio suggeirmento, come un po quello di Antonello, un campeggiatore con famiglia conosciuti in zona Villasimius, é quello di arrivare e fermarti in un posto e invece che continuare a pedalare in avanti giorno per giorno, fare quel posto il tuo punto di riferimento e pedalare nell’ arco di tot km giorno per ghiorno nelle vicinanze cambiando sempre nuove strade e tornando alla meta, così ti puoi portare meno peso in bici, lo stretto necessario e sai anche regolarti per far reggere il colpo alle tue gambe sapendo che hai una meta sicura da poter raggiungere (camera d’albergo, campeggio…) ad aspettarti.
Per poter macinar chilometri come abbiamo fatto io e Giovanni, pedalare per tanti chilometri, devi renderti conto che le strade per questo tipo di approccio sono poche e solitamente statali, larghe come corsie, ma spesso trafficate, sotto il sole e con poche piazzole di sosta, pochi se non nessun distributore di benzina per trovar i classici distributori di cibarie/bevande o centri abitati.
Quindi o hai tempo a disposizione, più dei nostri 10 giorni, in cui poterti dedicare a fare un minor chilometraggio godendoti ogni via, stradina dei centri abitati, oppure devi premunirti ogni mattina prima di metterti in sella di cibo e liquidi: in agosto non é stato il periodo più propizio per pedalre in fatto di caldo e traffico, ma tant’é che noi due eravamo in strada e ci siamo organizzati per portarci via 2 bottiglie di acqua da 1,5lt a volte da 2.
La partenza, nel periodo caldo, più presto la fai meglio é così da riuscire a pedalare non dico col fresco, ma a prenderti una temperatura accettabile il più a lungo possibile.
Per tutto il resto… che dire… prendi la bici e qualche bagaglio e comincia a pedalare 🙂
Noi abbiamo chiuso il giro della Sardegna in bicicletta con 1100km e quasi 11000mt di dislivello.
Ti lascio con la traccia GPS totale e su Strava puoi trovare anche le tracce giorno per giorno (ti metto i link come lista)
- Tappa 1 – Sardegna in Bicicletta : https://www.strava.com/activities/681609295
- Tappa 2 – Sardegna in Bicicletta : https://www.strava.com/activities/681609396
- Tappa 3 – Sardegna in Bicicletta : https://www.strava.com/activities/681609517
- Tappa 4 – Sardegna in Bicicletta : https://www.strava.com/activities/681609613
- Tappa 5 – Sardegna in Bicicletta : https://www.strava.com/activities/681609696
- Tappa 6 – Sardegna in Bicicletta : https://www.strava.com/activities/681609850
- Tappa 7 – Sardegna in Bicicletta : https://www.strava.com/activities/681609932
- Tappa 8 – Sardegna in Bicicletta : https://www.strava.com/activities/681610011
- Tappa 9 – Sardegna in Bicicletta : https://www.strava.com/activities/681610101
- Tappa 10 – Sardegna in Bicicletta : https://www.strava.com/activities/681610109
- Tappa di chiusura verso Olbia : https://www.strava.com/activities/681610135
Qui di seguito le foto giorno per giorno del ciclo turismo estremo, del giro della Sardegna in Bicicletta.
01 – Livorno, Toscana – Via della Cinta Esterna, 7 agosto 2016
2 – Olbia-Tempio – Sardegna, Sardegna, 9 agosto 2016
3 – Olbia-Tempio – Sardegna, Sardegna, 10 agosto 2016
4 – Oristano – Sardegna, Sardegna, 11 agosto 2016
5 – Buggerru – Sardegna, Sardegna, 12 agosto 2016
6 – Carbonia-Iglesias – Sardegna, Sardegna, 13 agosto 2016
7 – Cagliari – Sardegna, Sardegna, 14 agosto 2016
8 – Ogliastra – Sardegna, Sardegna, 15 agosto 2016
9 – P.N. del Golfo di Orosei e del Gennargentu – Urzulei, Sardegna, 16 agosto 2016
10 – Olbia-Tempio – Sardegna, Sardegna, 17 agosto 2016
11 – Loiri Porto San Paolo – Sardegna, Sardegna, 18 agosto 2016
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia