In viaggio con Roberto e Davide é stato il titolo della serata che mi ha visto ospite assieme a Roberto Tomat in sala consigliare del comune di Aquileia, venerdì 15 gennaio.
L’invito mi era stato fatto tempo fa da Adriano Grion in veste di presidente del GS Aquileia e la serata era l’occasione per parlare di viaggi in bicicletta e precisamente l’impresa, se si vuol chiamare così, che ha visto pedalare in solitaria Roberto nell’ agosto scorso per 1000 km da Aquileia a Melpignano e personalmente da Tirana a Trieste assieme ad Enrico, Alice e Michele compiendo una sgambettata in scatto fisso di 950km (gli ultimi 50 km da Trieste ad Aquileia li ho percorsi in solitaria).
La serata di venerdì ha visto parecchia affluenza, con presenza del Sindaco di Aquileia, di altri rappresentanti comunali della Bassa Friulana e di appassionati ciclisti.
Questo articolo lo faccio col senno di poi come testimonianza scritta, naturalmente per ringraziare chi mi ha invitato, chi ci ha dato spazio alla serata e a tutto il pubblico presente.
La mia esposizione del viaggio su due ruote con i colori di NAGAYE Project assieme a parte del team URSUS FXD Trieste (ideatore del viaggio TT900FXD) non é stata delle migliori, non sono portato per parlare davanti ad un pubblico: mi vien meglio scrivere, come in questo caso sul mio blog, perché mi da il tempo di ponderare…
So bene che é una questione mentale, di allenamento, saper parlare davanti ad una platea, sono coscente del fatto che mi era già capitato in passato di parlare davanti a qualche decina di persone, e sono consapevole che posso migliorare, e come nell’ andar in bici, c’é sempre possibilità di migliorare allenandosi.
PROPOSITI per il futuro:
Volendo portare avanti NAGAYE Project, il progetto bici per il sociale, per il supporto della O.N.G. etiope Chian of Love, la serata di venerdì mi é servita anche come campo di prova (sperando di non aver fatto sfigurare troppo gli organizzatori :)) e vorrei creare prossimamente assieme al resto del team NAGAYE, un calendario di racconti condivisi in bicicletta come introduzione appunto al territorio ed alla società etiope ed alle attività della O.N.G. su citata: questo però sarà un format, se vogliamo chiamarlo così, che secondo me andrà ottimizzato per una piccola schiera di partecipanti… magari chiamandolo Racconti in Bici da Osteria e ritrovarsi in bar o in qualche osteria di paese, davanti ad un bicchiere di rosso o un caffé e presenetarci, raccontarcela e condividere pensieri e parole dedicate ai temi appena accennati.
Vi lascio come sempre alle foto, ringraziando per gli scatti Stefano, Dario, Andrea e Riccardo.
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia