
Le agenzie International Organization for Migration (IOM), UN High Commissioner for Refugees (UNHCR), UNICEF e World Food Programme (WFP) chiedono un’azione immediata per affrontare la crisi umanitaria in Sudan.
Il Paese è segnato da oltre 900 giorni di violenze, violazioni dei diritti umani, fame e collasso dei servizi essenziali.
Più di 30 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria, tra cui oltre 9,6 milioni di sfollati e circa 15 milioni di bambini.
Circa 2,6 milioni di persone sono rientrate nelle proprie abitazioni dopo un allentamento dei combattimenti, ma molte case e servizi sono distrutti.
Nel 2025, solo nella capitale Khartoum più di 1 milione di persone sono tornate.
Dei 17 milioni di bambini in età scolare, 14 milioni non frequentano la scuola.
Nella regione del Darfur, più di 260 000 civili (inclusi 130 000 bambini) sono stati assediati per oltre 16 mesi senza accesso a cibo, acqua o assistenza sanitaria.
Il piano umanitario 2025 richiede US$ 4,2 miliardi, ma è finanziato solo al 25%, mettendo a rischio la continuità degli interventi.
Finora quest’anno gli interventi hanno raggiunto oltre 13,5 milioni di persone nelle aree più colpite.
Le agenzie chiedono in particolare: cessazione immediata delle ostilità e protezione dei civili, accesso umanitario senza ostacoli, procedure semplificate per la consegna degli aiuti, finanziamenti urgenti e flessibili, e sostegno alle soluzioni durature per sfollati, rifugiati (~ 900 000 dentro il Sudan) e comunità ospitanti.