
Gli sfollati e i rifugiati del Darfur organizzano marce pacifiche a sostegno del processo di Ali Kushayb davanti alla CPI – Corte penale internazionale.
Ali Kushayb è il leader della milizia Janjaweed considerato il braccio destro di Ahmed Haroun, giudicato colpevole di aver commesso crimini e violazioni orribili contro la popolazione del Darfur.
Il coordinamento degli sfollati e rifugiati ha spiegato nella sua dichiarazione che Ali Kushayb era “il braccio destro di Ahmed Haroun” e uno strumento chiave nel compiere omicidi, torture, stupri e prendere di mira i leader delle comunità locali.
Il comitato di coordinamento ha affermato che queste azioni esprimono le aspirazioni degli sfollati e dei rifugiati di ottenere giustizia e di chiamare a rispondere i responsabili, sottolineando che la giustizia “non è vendetta o un mezzo di compromesso, ma piuttosto un mezzo di riparazione per le vittime e le loro famiglie”.
Le marce hanno interessato i campi in Sudan di Kalma, Atash, Al-Hamidiya, Khamsa Daqiq, Nertiti, Tawila, Sortoni, Golo e Kassab. A causa delle condizioni di sicurezza e delle complicazioni, è stato confermato che le proteste si sarebbero svolte in altre modalità, nel rispetto delle precauzioni sul campo, nei campi di Mukjar, Bindisi, Umm Dukhun, Garsila, Deleig, Umm Khair, Daqdasa e Qaldimoj, nonché nei campi profughi in Ciad: Campo di Kirfi, campo di Qoz Beida, campo di Qoz Amir, campo di Qoz Jabal, campo di Toulm, campo di Farchana, campo di Malh.