
A El-Fasher, capitale del Darfur settentrionale, un drone appartenente alla RSF – Rapid Support Forces ha preso di mira questa mattina 11ott2025 il rifugio per sfollati di Al-Arqam Center, causando la morte di 30 persone, la maggior parte delle quali donne e bambini. Il fuoco e i bombardamenti hanno raggiunto i rifugi, bruciando e carbonizzando i corpi all’interno.
VIDEO: https://x.com/qoga12/status/1976995374134181933
Il giornalista sudanese Ahmed Gouja denuncia su X
“Le persone uccise da RSF non sono numeri: sono famiglie, persone care e case le cui vite sono state strappate da questa guerra insensata. Prendere di mira i civili è un crimine di guerra che non deve essere tollerato.”
Sudan News riporta un aggiornamento sul conto delle vittime che sarebbe salito a 60 persone rimaste uccise dall’attacco aereo.
In un suo precedente post denuncia il silenzio della comunità internazionale:
“Il continuo silenzio della comunità internazionale sui crimini commessi dalla #RSF in #ElFasher ha incoraggiato le milizie a compiere ancora più atrocità contro i civili. Le uccisioni sistematiche di fedeli all’interno delle moschee, insieme agli attacchi a mense popolari, ospedali, quartieri residenziali e rifugi, costituiscono crimini di guerra e palesi violazioni del diritto e delle convenzioni internazionali. Oggi la milizia ha commesso un altro massacro, uccidendo 30 civili all’interno di un rifugio e ferendone centinaia, a causa della grave carenza di forniture mediche nella città, sotto assedio da oltre due anni. Le RSF continuano a ignorare i ripetuti appelli internazionali affinché gli aiuti umanitari possano entrare in città, prendendo di mira invece chiunque tenti di aiutare i civili intrappolati.”
Aggiornamento: Anche Aljazeera ne dà notizia:”RSF drone strike kills dozens in Sudan’s war-ravaged el-Fasher: Activists”
#KeepEyesOnSudan