Un osservatore internazionale del cessate il fuoco afferma che le parti del vacillante accordo di pace del Sud Sudan hanno reclutato nuovi combattenti e rapito bambini per partecipare a un conflitto che, secondo gli osservatori, potrebbe degenerare nuovamente in una guerra civile.
Nella dichiarazione rilasciata martedì nella capitale Juba, si afferma che a giugno l’esercito del Sudan del Sud ha avviato una campagna di reclutamento per 4.000 militari da destinare al mantenimento della pace e ad altri scopi e che ad agosto ha aperto un nuovo centro di addestramento.
La Commissione congiunta di monitoraggio e valutazione ricostituita, o RJMEC, è un organismo di monitoraggio del cessate il fuoco supervisionato da un blocco regionale noto come IGAD.
Nella sua dichiarazione si afferma inoltre che l’organismo ha ricevuto segnalazioni secondo cui tutte le parti in conflitto hanno rapito o mobilitato bambini per partecipare al conflitto e che i combattenti hanno commesso violenze sessuali.
È probabile che i rapporti, condivisi anche con il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, alimenteranno la preoccupazione che il governo del Sud Sudan e i gruppi di opposizione si stiano preparando a un’ulteriore escalation.
I nuovi scontri tra l’esercito del Sud Sudan e i combattenti dell’opposizione fedeli a Riek Machar, che deve affrontare un processo penale dopo che il presidente Salva Kiir ha dichiarato di averlo sospeso come suo vice, si sono intensificati dalla fine del 2024.
Ciò ha sollevato preoccupazioni circa il fallimento dell’accordo di pace del 2018, che ha posto fine alla guerra civile nel Paese.
Tale accordo ha anche istituito un governo di transizione destinato a indire elezioni una volta che le sue disposizioni, come l’integrazione delle forze in un esercito nazionale, fossero state soddisfatte. Il periodo di transizione è stato prorogato due volte, la più recente delle quali nel settembre 2024. Osservatori e analisti internazionali affermano che molte disposizioni rimangono inadempiute.
“Se non si affrontano con urgenza le attuali sfide, il rischio che tutti i progressi già compiuti vengano annullati è molto alto, con il rischio che l’accordo possa addirittura crollare”, ha dichiarato George Aggrey Owinow, presidente ad interim dell’RJMEC, durante la riunione di martedì.
All’incontro hanno partecipato alti esponenti del governo del Sudan del Sud, tra cui funzionari militari, nonché rappresentanti dei principali partiti di opposizione e la maggior parte degli ambasciatori presenti nel Paese.
Era la prima volta che l’organismo si riuniva da febbraio, dopo che ripetute riunioni erano state annullate, alcune per motivi di sicurezza.
In una dichiarazione letta da Anita Kiki Gbeho, la seconda più alta funzionaria delle Nazioni Unite nel Paese, si afferma che le vittime civili causate dal conflitto tra gennaio e settembre sono aumentate del 59% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Circa 321.000 persone sono state sfollate a causa dei combattimenti e gli incidenti che hanno interessato l’accesso umanitario sono raddoppiati rispetto all’anno precedente, ha affermato.
FONTE: https://apnews.com/article/south-sudan-violence-peace-agreement-16284d9f805bc0de4aee638a13fd82c8
