
Scandalo del furto di armi egiziane a Mogadiscio e l’incontro al Ministero della Difesa somalo:
Hassan Sheikh ha trascorso la notte da sabato a domenica (ieri) presso la sede del Ministero della Difesa a #Mogadishu , Somalia.
Secondo quanto dichiarato e pubblicato sulle piattaforme di Villa Somalia, l’incontro avrebbe riguardato “operazioni per sradicare i terroristi”.
Tuttavia, le nostre fonti all’interno di Villa Somalia ci hanno rivelato che l’incontro è stato intenso e molto delicato, qualcosa che si nota persino nel comportamento di Hassan Sheikh.
Hassan Sheikh ha avuto colloqui con alti funzionari militari, tra cui il generale Odowaa Yusuf Rageh, comandante dell’esercito nazionale somalo; Khalid Abdullahi, comandante delle forze di fanteria; e Sanbaloolshe, membro del parlamento e capo della NISA.
Alla riunione ha partecipato anche il Ministro della Difesa.
Durante gli incontri si è scatenato un acceso dibattito, senza alcuna soluzione, incentrato sullo scandalo delle armi donate da #Egypt al governo federale, alcune delle quali sarebbero state rubate, come confermato da fonti vicine agli alti funzionari.
Armi mancanti:
➡️ 100 mitragliatrici BKM
➡️ 1.000 fucili AK-47
➡️ Un numero imprecisato di mortai
Le armi rubate, presumibilmente rimosse da #Mogadishu , sarebbero state prese da individui vicini ad Hassan Sheikh, in particolare dal sottoclan Ali Gaaf. Attualmente, 6 ufficiali, tutti di questo sottoclan, sono stati arrestati in relazione all’incidente.
Il suggerimento del generale Odowaa
Fonti a conoscenza dell’incontro ci hanno riferito che il generale Odowaa ha suggerito che i 6 ufficiali arrestati vengano consegnati al tribunale militare per subire una punizione severa, costituendo un esempio per gli altri funzionari del clan del presidente.
Tuttavia, Hassan Sheikh si è opposto a questo approccio, sostenendo una risoluzione alternativa della questione.
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FONTE: Abdalle Ahmed Mumin, segretario generale Somali Journalists Syndicate – SJS
https://x.com/Cabdalleaxmed/status/1881221962078236746