Martedì 13 dicembre 2022, LAW e i suoi partner, la Pan African Lawyer’s Union (PALU) e Debevoise and Plimpton LLP, hanno depositato istanze di merito e ammissibilità dinanzi alla Commissione africana per i diritti umani e dei popoli (la Commissione), contro lo Stato dell’Etiopia (Etiopia) a nome delle vittime e dei sopravvissuti del Tigray del conflitto scoppiato nel novembre 2020.
La presentazione mette in luce in dettaglio le diffuse violazioni dei diritti umani commesse contro i civili del Tigray durante il conflitto, stabilendo il caso fattuale e legale dei denuncianti sull’ammissibilità e sul merito, e include testimonianze di vittime e testimoni delle violazioni commesse dall’Etiopia, specificando la loro ampia portata.
Questa è la prima volta che le vittime del Tigray vengono ascoltate da un organismo che ha la capacità di decidere se l’Etiopia abbia infranto il diritto internazionale nel Tigray e la sua responsabilità di porre rimedio a tali violazioni.
Le violazioni affrontate nella presentazione includono orribili resoconti di massacri e uccisioni extragiudiziali, violenza sessuale e di genere diffusa e brutale, attacchi aerei indiscriminati, bombardamenti e attacchi a infrastrutture civili critiche come scuole e ospedali, detenzione arbitraria sistematica e tortura di civili tigrini, tra gli altri.
Il governo degli Stati Uniti, l’UE, gli esperti delle Nazioni Unite e numerose organizzazioni per i diritti umani hanno scoperto che alcune di queste violazioni possono costituire crimini di guerra, crimini contro l’umanità e pulizia etnica.
L’accordo di pace di novembre, firmato dall’Etiopia e dal Fronte popolare di liberazione del Tigray (TPLF), non riesce a stabilire adeguatamente una tabella di marcia per la giustizia interna e la responsabilità per le violazioni e gli abusi commessi dall’Etiopia e dalle forze associate durante il conflitto. Sorge la domanda se l’accordo di pace aprirà effettivamente la strada all’impunità, piuttosto che alla responsabilità, negando in ultima analisi alle vittime e ai sopravvissuti di questo conflitto la giustizia che meritano.
La domanda è stata depositata presso la Commissione il 13 dicembre 2022. L’Etiopia avrà ora un periodo di 60 giorni per rispondere alla domanda, dopodiché LAW e i suoi partner avranno 30 giorni per presentare una controreplica.
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia