Il fronte di guerra pesante in Tigray è ripartito dal 24 agosto. Il nuovo anno etiope, dal 10 settembre 2022, invece che portare speranza di pace ha visto intensificarsi gli attacchi aerei su aree civili, bombardando asili d’infanzia ed altre aree urbane, uccidendo civili innocenti e ferendone altrettanti.
Approfondimento: Etiopia, ennesimo attacco aereo dopo report ONU su crimini contro l’umanità in Tigray
Ieri, domenica 25 settembre 2022, il giornalista Stalin Gebreselassie alle ore 14.00 ha condiviso la segnalazione:
“La squadra di Abiy Ahmed ha attaccato un veicolo WFP che si stava muovendo dalla Contea Aslese a Zana con carico di aiuto.
Vedremo se il direttore del WFP condannerà questo atto vergognoso del suo amico mentre ha mentito sul furto di carburante del TPLF.”
Non ci sono aggiornamenti in merito all’accaduto da alcun’altra fonte.
Alle 20.31 dello stesso giorno Getachew Reda, il portavoce del TPLF condivide un post:
“I droni di Abiy Ahmed Ali oggi hanno preso di mira un #WFP camion che trasportava aiuti da Shire a Zana, in un luogo chiamato Bahra. Il camion è stato distrutto e l’autista e altre persone sono rimaste ferite. Spero che il capo del WFP richiami #AbiyAhmed su questo crimine oltraggioso.”
Mentre oggi l’Italia è occupata con l’exit poll per il cambio di governo, Reuters annuncia che:
“Schegge provenienti dal bombardamento aereo hanno ferito un autista incaricato dal WFP e causato lievi danni a un camion della flotta del WFP – World Food Programme”
Due operatori umanitari nel Tigray hanno confermato l’incidente e hanno condiviso le immagini del camion danneggiato.
Il portavoce del governo etiope Legesse Tulu, il portavoce militare colonnello Getnet Adane e il portavoce del primo ministro Billene Seyoum non hanno risposto alle richieste di commento di Reuters.
Ci si chiede se David Beasley, il direttore esecutivo del WFP, denuncerà fermamente questo attacco governativo per mano delle forze militari etiopi come la sua presa di posizione per le 12 autocisterne piene di carburante che il TPLF aveva sottratto a Mekellé.
AGGIORNAMENTO 27 settembre 2022:
Il comparto umanitario è bersaglio di guerra
Il governo etiope il 26 settembre 2022 emana un comunicato che mette in guardia la comunità internazionale ed i suoi partner umanitari: sapendo che camion dalle agenzie ONU sono stati rubati dalle forze tigrine, potranno essere giudicati target di guerra.
Questo messaggio indica che il governo si auto legittima perseguitore della sicurezza nazionale e persecutore con tutti i mezzi e gli strumenti per eradicare il terrorismo del governo del Tgiray, del TPLF – Tigray People’s Liberation Front. Dall’altra parte denuncia che i veicoli sono sotto piena responsabilità delle agenzie che ne dovranno eventualmente rispondere di atti in abuso della legge internazionale.
Il focus del comunicato però verte sul fatto che ogni veicolo e ogni operatore umanitario sarà potenzialmente un target, un bersaglio per la lotta estremista del governo etiope in ricerca di sicurezza nazionale… ad ogni costo.
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia