Il massacro di Mai Kadra, città del Tigray, stato regionale settentrionale dell’Etiopia, è stata scenario del massacro di centinaia di civili ad inizio novembre 2020.
Il massacro è stato uno dei primi atti criminosi inseriti nel contesto della guerra scoppiata in Tigray il 4 novembre.
Guerra dai risvolti etnici e genocidi sull popolo tigrino.
Il conflitto è stato confutato con molteplici report di aver prodotto e dutilizzato come armi di guerra fame indotta da scelte politiche, blocco degli aiuti umanitari, distruzione dell’80% degli ospedali tigrini, abusi e stupri su centinaia di migliaia di donne di ogni età di etnia tigrina, deportazioni, arresti di massa e detenzioni illegali (ancora oggi in atto in alcuni campi di detenzione forzata nella regione Afar) su persone di origine tigrina…
La guerra è stata svolta in totale confinamento della regione del Tigray come strategia ben precisa, nel totale blackout elettrico e delle telecomunicazioni. Alcuno poteva entrare o uscire. Giornalisti e media indipendenti non sono potuti accedere per poter documentare a caldo cosa stava accadendo.
Ci sono voluti dei mesi perché riuscissero a trapelare le prime testimonianze, indiscrezioni. Dopo più di venti mesi giunge un video in cui si può ascoltare la testimonianza di una persona, un uomo che racconta quello che ha vissuto durante il massacro di May Cadera, un massacro, appunto per il contesto in cui è inserito, ancora controverso e con punti da approfondire. Questo video, le parole di Atsbeha Embaye (ኣፅብሃ እምባዬ) possono essere spunto di indagine e di approfondimento da quelle realtà, come HRW o Amnesty International, demandate per far luce in tutela del diritto umanitario e degli individui.
Di seguito la traduzione dal tigrino (lla lingua nazionale è l’amarico) in italiano.
Atsbeha Embaye (ኣፅብሃ እምባዬ) il testimone racconta che il massacro è avvenuto il 1 novembre 2020 (ben diversi giorni prima da quanto riportato nei report da Amnesty Int. e HRW come narrativa ufficiale)
Ho assisto al massacro spietato dei miei fratelli e miei vicini di casa con macete e spacca legna manuale (“fas” come spacca legna).
I miei fratelli e i miei vicini erano: (…qui la persona per quasi tutto il video elenca con nome e cognome uno ad uno tutte le vittime da lui ricordate)
Questo è il massacro avvenuto a Maikadra. Molti sono stati lasciati e sono stati mangiati da vermi (“fhlo”).
Giornalista: quante saranno le vittime?
Il testimone continua:
Saranno 695 e questi sono quelli che ho visto con i miei occhi.
Ci sono zone (in cui lui non ha assistito direttamente) dove molte persone sono state massacrate e ferite. Mi ricordo di una donna che l’hanno portata via in 8/10 e hanno abusato di lei per tutta la notte ed era la figlia di (nome).
Anche dopo hanno continuato ad uccidere, compresi gli animali, e distruggere ogni cosa.
Sono venuti da Gojiam, Gonder e altre zone e hanno saccheggiato tutto compreso i nostri raccolti.
Ho visto rubare 8 macchine di proprietà di (nome). In tutto questo la gente ha iniziato a scappare via, molti sono fuggiti verso il Sudan e questo ha spinto loro (milizia amhara – Fano) a depredare maggiormente.
L’intervista si chiude con la sua presentazione (nome e cognome) e con i ringraziamenti reciproci.
Approfondimenti:
- Amnesty Interantional: https://www.amnesty.org/en/latest/news/2020/11/ethiopia-investigation-reveals-evidence-that-scores-of-civilians-were-killed-in-massacre-in-tigray-state/
- HRW – Human Rights Watch: https://www.hrw.org/news/2022/04/06/crimes-against-humanity-and-ethnic-cleansing-ethiopias-western-tigray-zone#_Toc100057518
- Report congiunto di Amnesty e HRW sulle attività di pulizia etnica nel Tigray occidentale( Welkait, rivendicato dal governo Amhara giurisdizionalmente e storicamente di sua proprietà – punto ancora controverso e inserito come precondizione non negoziabile sul piano dei negoziati di pace da parte del governo del Tigray): http://tommasin.org/blog/2022-04-06/etiopia-crimini-contro-lumanita-nella-zona-del-tigray-occidentale
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia