Quanto segue è l’aggiornamento che mi è arrivato da un contatto credibile in loco, in Tigray.
NOTA: Le informazioni riportate sono da considerarsi fini a se stesse fin tanto che non potranno venire confutate da indagini investigative indipendenti: non è possible in questo momento qundi garantire la veridicità assoluta delle notizie (da considerare anche variabile blackout a singhiozzo delle telecomunicazioni e infrastrutture elettriche, intercettazioni governative ed utilizzo di sistemi alternativi di comunicazione)
I rifugiati del Tigray occidentale, tanti e in una situazione deplorevole per mancanza di sostegno, sono costretti a scappare per le truppe Amhara presenti nell’area.
Gli aiuti evidentemente sono pochi per fornire supporto a tutte le persone che ne hanno bisogno.
Una conferma è che ad Adigrat e dintorni le truppe eritree sono ancora presenti e l’area è sotto il controllo delle forze ENDF ed eritree.
Nessun combattimento di recente nei dintorni di Adigrat, tranne a Hawzeie ed intorno a Wukro.
Il TPLF sembra non avere problemi di risorse umane per l’eventuale difesa, ma soprattutto per attaccare: sembra che abbiano capacità e riserva di fuoco in abbondanza (tutto da capire da dove si riforniscono di armi e munizioni – c’è qualche ipotesi che sto analizando e cercando di approfondire)
L’ipotesi che si potrebbe paventare, (questa è pura speculazione personale: NON è da ritenersi fatto od evidenza n.d.r.) è che il TPLF in qualche maniera si possa rifornire attraverso il Sudan, visto come alleato: questa potrebbe essere una teoria credibile in quanto il Sudan è attualmente vincolato nella disputa della Grande Diga e le acque del Nilo azzurro con il governo etiope e non hanno trovato ancora un accordo dopo 10 anni di tavoli diplomatici.
Le risorse umane sono più che sufficienti per il TPLF: cibo, vestiti e medicine, compreso il trasporto.
Dalla fonte che mi ha fornito questa testimonianza mi viene detto anche che:
“Ho provato ad informarmi, ma ottenere cose dall’Egitto sul campo … non è vero.
Ma se riescono ad aprire il Tigray occidentale e ad avere accesso al Sudan, è una possibilità realistica. Tuttavia, lo scenario probabile è che qualsiasi membro del TPLF al di fuori del paese possa facilmente facilitare questo (ovvero supporto dal Sudan), perché per ora hanno un nemico comune”
Continua dicendomi (riguardo ai rifornimenti e potenziali punti di accesso) (supposizioni ed ipotesi n.d.r.):
“La strada lontana per Gibuti attraversa parti della regione somala. E i punti di controllo sono rigorosi grazie al fatto che potrebbero essere stati rinforzati dopo un accordo tra il PM Abiy e il neo presidente eletto Umer Gille. Uno scambio di favori? Supporto per i voti, per spostare masse dei votanti da parte di Abiy, per poter avere garanzia di bloccare i confini tra Etiopia e Gibuti.”
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia