
In una dichiarazione forte, il Coordinamento dei Comitati di Resistenza El-Fasher ha ritenuto la Milizia di Supporto Rapido (Janjaweed) pienamente responsabile della situazione catastrofica nella città, sottolineando che ciò che sta accadendo non è una “crisi umanitaria” o una conseguenza naturale della guerra, ma un crimine deliberato e sistematico.
Il coordinamento ha spiegato che migliaia di civili a El-Fasher soffrono la fame dopo che la Milizia di Supporto Rapido (Janjaweed) ha completamente isolato tutte le strade che conducono alla città, bloccato l’ingresso di cibo e medicine e chiuso ogni punto vendita che un tempo rappresentava un’ancora di salvezza per i residenti. Il comunicato aggiunge che la Milizia di Supporto Rapido (Janjaweed) è andata oltre, incendiando i camion dei soccorsi delle Nazioni Unite, uccidendo persino gli animali utilizzati per trasportare il cibo su terreni accidentati e sparando a chiunque osasse portare rifornimenti alla città assediata.
Il coordinamento ha sottolineato che la fame che sta devastando El-Fasher non è una calamità naturale, ma una calcolata politica di fame mirata a umiliare e soggiogare i civili, usando il cibo come arma per imporre il controllo politico e militare a spese di vite innocenti. Ha sottolineato che bambini, donne, anziani e malati sono le principali vittime di questo crimine e ha chiesto che venga riconosciuto che ciò che sta accadendo a El-Fasher è una deliberata e organizzata campagna di fame.
La dichiarazione si conclude con un messaggio duro: “El-Fasher sta morendo di fame perché la Milizia di Supporto Rapido (Janjaweed) ha trasformato il cibo in un’arma e le strade in linee d’assedio”.
FONTE: https://x.com/SudaneseEcho/status/1949124922934001792