
5 droni hanno colpito il deposito merci dell’aeroporto di #Port_Sudan, poi altri 4 hanno colpito la base aerea adiacente di Osman Digna, incendiando un deposito di munizioni, afferma una fonte dell’Autorità per l’aviazione civile.
Altri 4 droni hanno preso di mira la base militare di Flamingo, causando danni parziali
Le fonti descrivono i danni degli attacchi dei droni come “significativi”
Una fonte del Ministero dell’Industria e un’altra dell’ufficio del membro del TSC Ibrahim Gaber hanno stimato che i danni del solo primo giorno di attacchi siano stati circa 120 milioni di dollari.
Un ufficiale logistico sul campo della RSF nel Kordofan settentrionale ha confermato che dietro gli attacchi a Port Sudan c’erano i droni dei paramilitari, descrivendo l’operazione come l’adempimento della precedente promessa del vice comandante della RSF Abdel Rahim Dagalo di portare la guerra a Port Sudan e nel nord 🇸🇩.
Un’altra fonte di RSF ha affermato che gli attacchi avrebbero paralizzato qualsiasi capacità economica che il governo avrebbe potuto sfruttare per sviluppare le sue capacità militari.
Mentre l’esercito intercettava i droni diretti a Merowe, non riusciva a respingere gli attacchi a Um Rawaba e Tandalti nello Stato del Nilo Bianco.