
Il mercato azionario del Kenya si trova ad affrontare il rischio di deflussi esteri a causa dell’escalation dei conflitti regionali e delle potenziali guerre commerciali globali innescate dai dazi statunitensi, evidenziando la sensibilità degli investitori stranieri con tasche profonde all’insicurezza e al rumore politico nei mercati di frontiera ed emergenti.
La Capital Markets Authority (CMA) afferma nel suo ultimo rapporto trimestrale sui mercati (gennaio-marzo) che l’insicurezza nella Repubblica Democratica del Congo, nel Sudan del Sud e in Somalia rischia di compromettere il flusso di capitali di investimento verso Nairobi.
L’autorità di regolamentazione ritiene che la situazione volatile sul Nairobi Securities Exchange (NSE) sarà probabilmente aggravata dalle controverse tariffe imposte dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, poiché gli investitori stranieri vendono le loro azioni alla ricerca di ambienti di investimento sicuri che difficilmente saranno influenzati in modo significativo dalle riforme politiche proposte a Washington DC.
“L’instabilità politica nella Repubblica Democratica del Congo, nel Sudan del Sud e in Somalia avrà probabilmente un effetto di ricaduta negativo sul mercato interno keniota, ponendo minacce di insicurezza che danneggeranno il flusso di capitali di investimento in Kenya”, afferma l’autorità di regolamentazione.