
La politica dei governanti dell’ EU nei confronti dei “flussi migratori” e dei migranti, richiedenti asilo è una politica criminale basata su normalizzare e dimenticare.
Normalizzare i contesti di morti nel Mediterraneo, di violenze ed abusi nei lager, buchi neri in Italia, ma soprattutto in Paesi come la Libia o in Niger (“centro umanitario di Agadez”)
Dimenticare questi luoghi e questi contesti perché, fin tanto che non se ne parla, il problema per l’ignara parte della società civile non esiste.
Intanto milioni di persone rimangono intrappolate tra conflitti, proxy war, crisi umanitarie indotte, dittatori, politiche criminali di finanziamento dei paesi “ricchi” verso governi e governanti corrotti in Africa per non far partire le persone, per tenerli in catene “aiutandoli a casa loro” e nel mentre l’EU “attinge” e continua a saccheggiare con progetti di cooperazione internazionale le risorse della ricca Africa.
Cambiano nomi, date e luoghi, ma la strategia è sempre quella, che si chiami colonialismo, neo colonialismo, destra fascista, esternalizzazione confini, o gestione flussi: è guerra di potere per il potere!