Il Tigray, stato regionale dell’ Etiopia è stato teatro di una guerra genocida dal novembre 2020 al novembre 2022 in cui i gruppi in conflitto hanno firmato l’accordo di cessazione ostilità a Pretoria (anche se violenze ed abusi sono continuati da parte delle forze occupanti il Tigray. Dopo le stime di 800.000 morti, 120.000 donne di ogni età e ceto sociale violentate con lo stupro come arma e crimine di guerra, ancora oggi, verso la soglia del 2025, aree di confine come Irob, la città di Zalambessa sono assoggettate alla presenza di eritrei, mentre la parte del Tigray occidentale è occupata e rivendicata dalle forze amhara come storicamente sotto la loro giurisdizione.
Doverosa premessa per introdurre il comunicato del gruppo della società civile, come denuncia di questi abusi, ma anche di altre foze, come l’ ENDF (l’esercito nazionale etiope) che aggrava il contesto con la sua presenza ed attività anche per mezzo social. Tali attività, secondo l’accordo di tregua, violerebbero le sue stesse condizioni.
Pubblico integralmente il comunicato condiviso da Tigrai TV.
Mekelle, dicembre 2024 (Tigray Mass Media Agency) Tsilal Civil Society of Western Tigray, un gruppo della società civile locale impegnato ad affrontare le difficili questioni che affliggono la popolazione del Tigray occidentale, ha inviato una lettera fortemente formulata alla Forza di difesa nazionale etiope (#ENDF), esprimendo il proprio disappunto per la designazione incostituzionale della “#Welkayt Tsegedes Setit Humera Zone” su una piattaforma di social media gestita dall’istituzione.
Nella lettera, la società civile ha accusato l’ENDF di aver intrapreso attività illecite in collaborazione con altre forze, in particolare nelle aree del Tigray occidentale sotto il controllo delle forze di Amhara. Il gruppo ha citato preoccupazioni circa la presunta deviazione dell’ENDF dal suo mandato costituzionale in seguito alla guerra del 2020.
La società civile ha evidenziato una dichiarazione controversa pubblicata dall’ENDF sulla sua pagina Facebook ufficiale l’11 febbraio 2024. Secondo la lettera, l’ENDF faceva riferimento a un distretto “immaginario” denominato “Wolkait Tsegede Setit Humera Zone”, che, sostiene la società, non esiste nelle costituzioni delle regioni del Tigray o di Amhara, come derivato dalla costituzione nazionale dell’Etiopia. Il gruppo ha chiesto all’ENDF di ritrattare questa dichiarazione e di fornire chiarezza, sottolineando che tali azioni sono dannose per l’unità nazionale.
La lettera affermava inoltre che l’ENDF era coinvolta nell’addestramento di milizie di Amhara nel Tigray occidentale, citando un post di Facebook del 21 dicembre 2024 dell’ENDF come prova. La società civile ha affermato che questo atto viola gli accordi di pace di Pretoria e Nairobi, che imponevano il ritiro delle forze non-ENDF e cercavano di ripristinare l’integrità territoriale del Tigray al suo stato prebellico. “È vergognoso addestrare e armare militanti nel territorio del Tigray invece di aderire agli accordi”, affermava la lettera.
La società civile ha espresso preoccupazione per l’impatto di queste azioni sugli 1,5 milioni di sfollati del Tigray occidentale. La lettera ha sostenuto che rinominare l’area come “Wolkait Tsegede Setit Humera Zone” e armare le milizie accusate di atrocità è uno sviluppo “straziante” per coloro che cercano di tornare alle loro case. “Queste azioni tradiscono la fiducia della gente e aggravano le tensioni, mettendo a repentaglio le prospettive di una pace duratura”, si legge nella dichiarazione.
La società civile ha esortato l’ENDF a usare il nome originale “Western Tigray” e a fermare l’addestramento e l’armamento di forze non indigene. Ha sostenuto che la sicurezza e la pace della regione dovrebbero essere preservate dalla popolazione indigena piuttosto che da forze esterne non familiari con la zona.
La lettera si è conclusa condannando quelle che ha descritto come pratiche discriminatorie da parte dell’ENDF e chiedendo misure inclusive che promuovano la fiducia e l’unità nazionale. L’ENDF deve ancora rispondere alle accuse.
FONTE: Tigrai TV https://x.com/Tigrai_TV/status/1872598051786817984
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia