Il numero di civili uccisi negli attacchi dei droni è aumentato in modo significativo da quando è iniziato il conflitto nella regione di Amhara in Etiopia nell’aprile 2023. Una madre di West #Gojam ha descritto la perdita del figlio ventenne. “È andato al mercato e non è mai tornato”, ha detto a DW. “È morto dopo che sono stati colpiti dall’aria”.
Il 5 novembre, un attacco di droni ha colpito un mercato nella città di Zibst, uccidendo 43 persone, tra cui uno studente ventenne venditore di tessuti di seconda mano. Suo padre ha detto: “Ho preso un’auto e sono corso in città. L’ho riportato indietro e l’ho seppellito nel suo luogo di nascita”. I residenti hanno segnalato tre round di attacchi che hanno colpito anche un mercato, una scuola elementare e un centro sanitario, con il bilancio delle vittime salito a 51.
ACLED ha segnalato 54 attacchi aerei, di cui 52 con droni, che hanno causato 449 vittime. L’Amhara Association in North America (AAA) ha documentato 125 attacchi con droni e aerei, con 754 morti e 223 feriti. Il direttore dell’advocacy Hone Mandefro ha affermato: “Stanno massacrando persone innocenti che non hanno alcun legame con la guerra, e questo non è un errore”.
Il governo etiope nega di aver preso di mira i civili. “Quando troviamo un gruppo di estremisti, colpiamo con i droni”, ha affermato il capo dell’esercito, il maresciallo di campo Birhanu Jula. Legesse Tulu, ministro delle comunicazioni, ha respinto i resoconti di morti di civili come “inaccettabili”, insistendo sul fatto che gli attacchi vengono condotti “in modo selezionato e pianificato”. I gruppi per i diritti umani, tuttavia, hanno documentato attacchi a scuole, ospedali e case, sollevando preoccupazioni sulla conformità al diritto internazionale.
FONTE: https://www.dw.com/en/ethiopia-civilian-deaths-mount-from-drone-strikes-in-amhara/a-70946525
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia