Il governo del Sud Sudan e i gruppi di opposizione ribelli giovedì 16 maggio 2024 hanno firmato una dichiarazione di impegno che chiede una pace duratura.
L’accordo, firmato durante i colloqui di mediazione ad alto livello in Kenya, è visto come la chiave negli sforzi in corso per porre fine al conflitto che ha travolto la giovane nazione.
Presieduti dal mediatore del Kenya, Major-Gen (rtd) Lazarus Sumbeiywo, i colloqui sono stati tra il governo di Juba e i gruppi di opposizione ribelli che non facevano parte dell’accordo di pace del settembre 2018 e che aveva posto fine a una guerra civile quinquennale.
I colloqui sono stati soprannominati Tumaini, cioè la speranza nella lingua swahili.
Il contenuto dell’accordo non è stato, tuttavia, reso pubblico durante la cerimonia.
Le due parti si sono impegnate a sostenere gli sforzi per porre fine alle ostilità e promuovere la pace.
Diversi alti funzionari governativi, diplomatici, gruppi di opposizione, società civile e partner hanno testimoniato l’impegno assunto per portare la pace nel paese.
Il principale segretario degli affari degli Esteri e della diaspora del Kenya, Abraham Korir Sing’oei, ha affermato che i partiti del processo di pace in Sud Sudan, compresi il governo e i gruppi di opposizione, hanno l’obbligo di promuovere la giustizia, la governance, la crescita economica e le riforme del settore della sicurezza, per raggiungere la stabilità a lungo termine nel paese.
I colloqui che hanno attirato funzionari governativi e gruppi di opposizione, nonché i membri della società civile, mirano a stabilire una base per una pace duratura in Sud Sudan.
Il leader della delegazione del governo sud sudanese, Albino Mathom, ha affermato che i colloqui hanno dimostrato perché le soluzioni locali sono fondamentali per affrontare i conflitti regionali.
Ha esortato le parti ad aprire un capitolo per una rinnovata speranza, pace e giustizia.
Il portavoce dei gruppi di opposizione sud sudanesi, Pagan Amum Okiech, ha affermato che la firma della dichiarazione di impegno per l’iniziativa Tumaini ha inaugurato una nuova era di pace duratura, unità e rispetto per il pluralismo politico.
Da parte sua, il capo mediatore keniota ai colloqui ha espresso fiducia nell’impegno di tutte le parti a porre fine alle ostilità che sono fallinti per la stabilità nella regione.
La Comunità di Sant’Egidio, con sede a Roma, ha aggiornato i colloqui di pace tra il governo di transizione del Sud Sudan e i gruppi di opposizione non sudanesi dopo che non erano d’accordo sull’ordine del giorno dei colloqui del marzo 2023.
Nel dicembre dello scorso anno, il presidente Salva Kiir, attraverso il Ministro degli Affari Presidenziale, ha chiesto al suo omologo keniota, William Ruto di mediare tra il governo e i non firmatari dell’accordo di pace del settembre 2018.
FONTE:
Un po’ nerd, un po’ ciclista con la voglia di tornare a girare l’ Etiopia